Elezioni legislative monegasche: a sorpresa vince lo sfidante e cioè Horizon Monaco
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VENTIMIGLIA (IM) 13 FEBBRAIO 2013 - Poco più di trentamila residenti in gran parte persone molto facoltose se non veri e proprio milionari e miliardari. Di essi, però, solamente circa ottomilacinquecento godono della cittadinanza monegasca che viene concessa con il bilancino del farmacista.
Di questi ottomilacinquecento, fatta la tara dei minorenni, sono duemila in meno gli aventi diritto al voto. Domenica scorsa in un buon numero, circa cinquemilanovanta per una percentuale finale pari al 74,55%, si sono recati alle urne per eleggere i ventiquattro componenti del Consiglio Nazionale, organo che nel Principato di Monaco conserva il potere legislativo mentre quello propositivo spetta al Principe, oggi l'innovatovi Alberto II°, e ad ogni singolo Consigliere.
Va bene che, date le dimensioni demografiche dell'opulento Principato mediterraneo, il Consiglio Nazionale ha la consistenza di un Consiglio Comunale di una città medio- piccola italiana ma non bisogna nascondere che le sue decisioni rivestono un'importanza esiziale per molti cittadini italiani, specialmente residenti nell'estremo Ponente ligure, che a Monaco lavorano e pagano le imposte.
La blasonata Union Monegasque che finora deteneva la maggioranza assoluta dei suffragi è stata comunque clamorosamente sconfitta dal raggruppamento sfidante dell'Horizon Monaco di Lauren Nouvion. Horizon Monaco più che ai temi sociali propugnati nel proprio programma dal capo dell'Unione Monegasque Jean Francois Robillon, rinomato cardiologo, è attenta al rilancio finanziario- economico della piccola Nazione. Robillon era stato sinora molto attento, per esempio, alle istanze avanzate in materia di assistenza sanitaria e sociale dai quattromila lavoratori frontalieri italiani e dai trentacinquemila loro omologhi francesi. Nouvion, invece, è più attento ai temi finanziari ed economici e propugna un rilancio del Principato, pure esso anche se appare incredibile colpito dalla crisi economica mondiale, attraverso vere e proprie " deregulations".
I grandi gruppi finanziari che nel Principato hanno sede ed i grandi suoi costruttori edili tra cui si rammentano le dinastie dei Pastor, originari di Ventimiglia, e dei Marzocco, provenienti da Sanremo, hanno appoggiato la campagna elettorale, risultata alla fine vincente, di Horizon Monaco che si sono visti assegnare nel nuovo Consiglio Nazionale venti seggi contro i tre dell'Unione Monegasque ed il solo di Renaissance, una sorta di cartello sindacale dei lavoratori dell'onnipresente Sbm che a Monaco ha il monopolio di ogni politica turistica. Il timore che oggi a Ventimiglia serpeggia tra tanti lavoratori frontalieri è che , nonostante le aperture del Principe regnante Alberto II°, a Monaco tornino ad essere messi in discussione, con la scusa della crisi economica globale, tanti diritti sindacali arduamente conquistati. [MORE]
Sergio Bagnoli