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REYKJAVIK, 28 APRILE 2013 – Dalle prime proiezioni delle elezioni legislative svoltesi ieri in Islanda, il centrodestra, contrario all’entrata dell’Islanda nell’Ue è avanti.
Quel che è certo è che chi vincerà andrà a prendere il posto del premier uscente, la socialdemocratica Johanna Sigurdardottir, 70 anni, che ha dichiarato di volersi ritirare dalla vita politica. Alla vigilia delle elezioni, i sondaggi davano come favoriti il centrista David Gunnlaugsson, 38 anni, che ha ottenuto 18 seggi, e il conservatore 43enne, Bjarni Benediktsson, che ne ha ottenuti 19.
Da uno spoglio parziale, il Partito del Progresso di Gunnlaugsson si attesterebbe oltre il 33% dei voti, seguito dal Partito dell’Indipendenza di Benediktsson con un 28-29%. I partiti del governo uscente, quelli che hanno gestito la fase della nazionalizzazione delle banche con cui la parte nord dell’isola fece fronte al tracollo finanziario del 2008, sono molto lontani dalla vittoria. Si parla dell’Alleanza che è appena sopra il 10% e il Movimento verdi-sinistra che ha ottenuto un 5,5%.[MORE]
(fonte: Ansa, La Repubblica)
Rossana Palazzo