Electrolux, dopo gli annunci di 461 esuberi partono gli scioperi
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SUSEGANA (TREVISO), 30 OTTOBRE 2013- I vertici di Electrolux hanno dichiarato che nelle sedi italiane dell’azienda ci sarebbero al momento 461 esuberi. La cifra è stata resa nota lunedì durante un incontro con i sindacati a Mestre, i quali dichiarano che ricorreranno ad un pacchetto di scioperi, il primo dei quali si svolgerà oggi.[MORE]
Dopo lo spostamento delle linee produttive in Polonia ed Ungheria, il cda dell’Electrolux ha avvisto i rappresentanti dei sindacati che per 461 lavoratori il posto sta per saltare. Nel dettaglio si parla di 140 lavoratori della sede di Susegana (Treviso), 46 in quella di Porcia (Pordenone) e 75 in quella di Solaro (Milano). I dipendenti hanno annunciato l’occupazione della carreggiata della strada statale n.13 Pontebbana. Lo sciopero, che durerà tre ore, si inserisce nell’iniziativa di ricorrere ad un pacchetto di 16 ore di sciopero che andrà avanti fino a metà novembre.
Il presidente della Regione Luca Zaia si è espresso così: “La difesa degli stabilimenti veneti di Electrolux per noi è la madre di tutte le battaglie. È come se chiudesse la Fiat a Torino. C'è la volontà di dire una cosa importante: dietro questa nuova paventata riduzione del personale si nasconde fino in fondo, ormai lo si legge, la volontà di dismettere del tutto la presenza di Electrolux nei nostri territori, ma così per noi non sarà". E poi Zaia rincara la dose aggiungendo: "Capiamo le difficoltà del sistema-Paese che non è in grado di creare le condizioni, sappiamo di avere il 68,5% di pressione fiscale di media contro una media europea del 46%, però non esiste che si metta in discussione la presenza di una realtà come questa nel nostro territorio. Noi faremo la nostra parte, nel limite del possibile, visto e considerato che non abbiamo competenze di legge per fare nuove leggi o per fare interventi sul cuneo fiscale che servono per la diminuzione della pressione fiscale e creare le condizioni perché questa impresa resti qui”.
Federica Sterza