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IL CAIRO, 16 MAGGIO 2015 - Il tribunale penale del Cairo ha condannato a morte l’ex presidente egiziano Mohamed Morsi. L'accusa rivolta all'ex presidente è l'organizzazione di evasioni di alcuni esponenti della Fratellanza musulmana del 2011. La sentenza, che è stata letta nell'Accademia di polizia a Tagammò El Khames, dovrà adesso essere ratificata dal Gran Mufti, l’autorità giudiziaria suprema.
Insieme a Morsi, sono stati condannati a morte anche altri due esponenti di spicco dei Fratelli musulmani: il numero due Khairat al-Shater ed il segretario generale Mohammed el-Beltagi.
Tuttavia l'eventuale sentenza di condanna del Mufti non sarà immediatamente vincolante per il tribunale che emetterà il suo verdetto finale il 2 giugno. Inoltre, una volta stabilita la sentenza gli imputati potranno ricorrere in appello.[MORE]
Morsi, primo presidente nella storia dell'Egitto eletto in libere elezioni e rovesciato con un colpo di stato militare il 3 luglio del 2013, è già stato condannato a vent’anni di carcere per aver ordinato, da allora presidente, l’arresto e la tortura di alcuni manifestanti durante le proteste contro il suo governo nel dicembre 2012.
(Immagine da formiche.net)
Giovanni Maria Elia