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IL CAIRO, 8 GIUGNO – Fuga di notizie o fuga radioattiva? Conferme e smentite giungono in merito ad una possibile esplosione in una centrale nucleare situata nel delta del Nilo a circa 60 chilometri dal Cairo, la quale avrebbe provocato la fuoriuscita di materiale radioattivo. Si dovrebbe trattare del reattore Anshad 1, risalente al 1961 ed in attesa di un ammodernamento.[MORE]
A quanto sembra il reattore sarebbe stato messo in funzione senza l’autorizzazione del Centro per la Sicurezza Nucleare e senza superare i test necessari alla sua riattivazione. Di conseguenza l’incidente avrebbe causato la dispersione di 10.000 litri di acqua radioattiva e sarebbe classificato come di livello 3 secondo la scala AIEA.
Il reattore di Anshad 1 era stato controllato da esperti per l’ultima volta il 26 maggio 2001 e al momento non dovrebbe essere attivo. Ma Mohamed el Qolali, presidente dell’Autorità per l’Energia Atomica egiziana ha affermato che vengono eseguiti lavori di manutenzione annuali, che per quanto riguarda l’anno in corso, risalgono al 25 maggio. Sempre secondo Mohamed el Qolali gli esperti avrebbero confermato che “i livelli di radioattività sono nei limiti normali” smentendo quindi tutte le notizie giornalistiche.
D’altro canto, però, Samer Mekhemar, ex presidente del dipartimento dei reattori nucleari ha confermato l’incidente affermando però di non essere a conoscenza del tasso di contaminazione della zona. Mekhemar ha inoltre spiegato che il reattore è fermo dall’aprile 2010 sempre a causa di un’esplosione.
Vero o falso, rimane comunque chiara l’imprevedibilità di un sistema come quello dei reattori nucleari e l’estremo pericolo che eventuali fuoriuscite potrebbero causare. È bene ricordare che il livello 3 a cui è stato classificato il presunto incidente egiziano è lo stesso livello con cui era stato valutato inizialmente il disastro di Fukushima.
Filomena Maria Fittipaldi