Egitto, aereo russo precipitato: Russia ed Egitto: "Rivendicazione Isis falsa"
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MOSCA, 1 NOVEMBRE 2015 - È stata diffusa ieri la notizia della rivendicazione da parte dell'Isis dello schianto dell''Airbus A-321 russo, precipitato nel centro della penisola egiziana del Sinai, che avrebbe causato la morte di 224 persone tra cui 27 bambini.
Le autorità russe ed egiziane, però avrebbero categoricamente smentito la rivendicazione dello Stato Islamico nel coinvolgimento della vicenda ed avrebbero definito la notizia dell'Isis come "inattendibile", come lo stesso ministro dei Trasporti russo Maksim Sokolov avrebbe dichiarato. Sarebbe della stessa opinione il ministero dell'Aviazione civile egiziano: secondo quanto appreso, infatti, risulterebbe impossibile che l'Airbus sia stato abbattuto da un missile, come affermato dai jihadisti in un video, in quanto le armi in loro possesso non sarebbero in grado di raggiungere un aereo che viaggia ad alta quota. Il velivolo, infatti, quando è scomparso dai radar, pare che viaggiasse a circa 9500 metri.
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Fonti della sicurezza egiziana avrebbero reso noto che a causare lo schianto sarebbe stata un'avaria, un guasto tecnico, ribadendo l'estraneità dello Stato Islamico come "risposta alle incursioni dei jet russi che hanno ucciso centinaia di musulmani in terra siriana". Anche il governo russo avrebbe fatto sapere che potrebbe essersi trattato di un guasto tecnico e, per la giornata di oggi primo novembre, è stato dichiarato il lutto nazionale. Maggiore chiarezza potrebbe arrivare dall'esame delle scatole nere dell'aereo, entrambe ritrovate.
Luigi Cacciatori
Immagine da apocalisselaica.net