Economia italiana: cresce il potere d'acquisto, calano risparmi e investimenti
Economia Lombardia Milano

Economia italiana: cresce il potere d'acquisto, calano risparmi e investimenti

sabato 4 gennaio, 2025

I chiaroscuri dell’economia italiana: potere d’acquisto in crescita, ma tasse e risparmi in calo


Settimo trimestre consecutivo di aumento del potere d’acquisto delle famiglie italiane, ma la pressione fiscale sale e il tasso di risparmio rallenta. Le imprese, intanto, soffrono la riduzione dei profitti e degli investimenti.


Il quadro economico del terzo trimestre 2024


Secondo i dati Istat, il terzo trimestre del 2024 presenta un panorama economico italiano caratterizzato da segnali contrastanti. Il potere d’acquisto delle famiglie continua a crescere per il settimo trimestre consecutivo (+0,4%), accompagnato da un incremento del reddito disponibile (+0,6%) e dei consumi (+1,6%). Tuttavia, la propensione al risparmio cala ulteriormente, passando dal 10% al 9,2%, segno di una maggiore difficoltà nel far fronte alle spese quotidiane.


La pressione fiscale si conferma un tema caldo: con un aumento di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2023, tocca il 40,5%, un livello che pesa sul bilancio delle famiglie e delle imprese. Sul fronte pubblico, il deficit è sceso dal 6,3% al 2,3% del PIL, un risultato che testimonia l’efficacia delle politiche di contenimento della spesa pubblica. Anche il saldo primario e il saldo corrente delle amministrazioni pubbliche migliorano, rispettivamente all’1,7% e al 1,9% del PIL.


Imprese in difficoltà: cala la redditività


Il tessuto industriale italiano attraversa una fase di incertezza. La quota di profitto delle imprese è scesa al 42,4% (-0,3 punti percentuali), mentre il tasso di investimento ha registrato un calo dal 22,1% al 21,7%. Settori strategici, come quello automobilistico, risentono di questa prudenza, riflettendo la cautela degli imprenditori in un contesto economico globale ancora volatile.


Le reazioni politiche: ottimismo del governo, preoccupazioni delle associazioni


Il governo, tramite la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha evidenziato i risultati positivi, sottolineando il record storico del tasso di occupazione e il livello più basso di disoccupazione degli ultimi decenni. Meloni ha inoltre celebrato il traguardo delle oltre dieci milioni di donne occupate: “Vado fiera dei dati sull’economia”, ha dichiarato, attribuendo i risultati a politiche mirate e responsabili.


Di contro, le associazioni dei consumatori, come Codacons, esprimono preoccupazione: “L’aumento dei consumi non basta a compensare le difficoltà delle famiglie. Il potere d’acquisto resta insufficiente, e l’assenza di una significativa riduzione dei prezzi penalizza la spesa”. A livello macroeconomico, Unimpresa ha invece elogiato la riduzione del deficit, definendola un “risultato straordinario” frutto di una gestione oculata delle risorse pubbliche.


Una sfida aperta per l’economia italiana


I dati Istat riflettono un’economia italiana in movimento, con progressi importanti nel riequilibrio dei conti pubblici ma anche sfide significative da affrontare. Tra queste, la necessità di sostenere famiglie e imprese, stimolare i consumi e favorire investimenti strategici per garantire una crescita più solida e inclusiva.


Con una pressione fiscale crescente e una propensione al risparmio in calo, la capacità di spesa delle famiglie rimane compressa. Le imprese, intanto, affrontano un contesto complesso, dove la riduzione dei profitti e degli investimenti rischia di limitare la competitività del sistema produttivo.


Conclusione


Il bilancio del terzo trimestre 2024 restituisce un’Italia che cerca di rafforzare le fondamenta della sua economia, ma che deve ancora compiere passi importanti per garantire una crescita sostenibile e inclusiva. Il cammino è tracciato, ma le difficoltà restano.


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