Ecco la controffensiva in ucraina realtà o utopia?
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Controffensiva Ucraina Realtà o Utopia? La decantata controffensiva portata avanti dalle forze Ucraine secondo gli analisti occidentali non riuscirà a raggiungere la città chiave nel sud-est del territorio occupato, il centro abitato di Melitopol.
Va da se che senz’armi per rafforzare la linea del fronte o soprattutto senza uomini validi ad utilizzarle è altamente improbabile che l’Ucraina sia in grado di ottenere la famosa svolta nella sua controffensiva che rischia di impantanarsi nella morsa del generale inverno nel fango e nel ghiaccio.
Ma perché va così male? Sin dall’inizio della guerra 2,87 milioni di ucraini in età per combattere e cioè tra i 18 e i 60 anni sono fuggiti in Polonia e in altri Stati Europei per evitare la guerra o di essere inquadrati in reggimenti da inviare al fronte. Colpevoli solo di voler vivere. Oggi leggiamo sulle principali testate giornalistiche, che violando qualsiasi normativa internazionale che tutela i rifugiati, tali persone vengono rimpatriate in massa forzosamente per andare a prolungare una guerra che sino ad oggi tra le forze ucraine ha mietuto più vittime che la guerra del Vietnam con gli americani. Chi si stancherà prima? Mosca o l’ Ucraina? Uno studio dell’International Institute For Strategic Studies e del Center for New American Security, che ha esaminato la situazione della guerra in luglio ha affermato con assoluta certezza: «Non dobbiamo aspettarci il raggiungimento di alcun obiettivo militare importante da un giorno all'altro».
Di certo non ci sarà alcuna vittoria totale entro la fine del 2023 e la guerra si protrarrà per i prossimi anni. Tutti parlano di pazienza, ma la lotta è più lenta del previsto con le forze di Zelensky che guadagnano lentamente terreno ma il tempo è agli sgoccioli, l’inverno è alle porte e combattere in tale circostanza climatica richiede pianificazioni dettagliate e risorse specifiche, per affrontarli. Ad oggi sappiamo che i generali e le persone con capacità di gestire tale situazione delicata sono stati sostituiti, con personale incompetente. Scandalosamente è stato proposto come consigliere Andrij Shevchenko ex calciatore e presidente del Milan. Tutto in una sorta di danza macabra di incertezza e dubbi di un presidente che non sa cosa fare o come gestire una situazione internazionale che oramai sfugge da tutte le parti. Recentemente la Polonia in precedenza Stato fornitore delle forze ucraine di armi, munizioni e viveri insieme a generi di prima necessità ha ritirato il suo sostegno giustificandosi con la paura per la propria sovranità territoriale.
Ma vi è di più alla stampa e ai reporter di guerra è impedito di andare a filmare ciò che accade al fronte. Come mai? La situazione è così grave da non far saper all’occidente il reale andamento della guerra? Gli attacchi delle forze ucraine condotti con i droni secondo gli analisti non porteranno a risultati notevoli tali da far cambiare le sorti del conflitto in favore dell’Ucraina. Anche gli attacchi condotti con armi a lunga gittata non hanno avuto effetti sulla linea del fronte tenuto dall’esercito russo. In tale clima di incertezza militare, economica e politica numerose proteste silenti nei media ordinari ma documentate sul web si levano. In Olanda e in particolare nella città di Amsterdam si è svolta recentemente una manifestazione contro la guerra e invio di armi. L’Occidente e la NATO temono questo conflitto in cui si sono impegnati come fornitori di armamenti. Ciò è dimostrato dal fatto che il governo Biden ha inviato gradualmente le forniture richieste al fine di evitare che le armi della Nato siano usate per colpire la Russia e il suo territorio. Non sono stati infatti forniti i famosi ATACMS richiesti insistentemente dal Presidente ucraino, per timore di un’escalation globale. Gran Bretagna e Francia si sono limitate a inviare le medesime munizioni in precedenza consegnate. L’amministrazione Biden ha dichiarato a più riprese che gli Stati Uniti non incoraggiano né consentono attacchi sul suolo Russo. La domanda da porci è fino a quando gli Stati Maggiori, i vertici della Casa Bianca saranno in grado di restare fermi e resistere su tale posizione? Senza farsi tentare da una guerra globale?
Molte criticità si pongono in merito all’ utilizzo dei carri armati Abrams americani sul suolo Ucraino. Sono carri molto pesanti e imponenti e possono essere inadeguati ad operare nelle zone senza strade, o con terreno difficoltoso non tarato al loro peso. Non sono manovrabili. Hanno massicci costi di manutenzione e di consumo carburate e sono famosi al mondo per tale difetto “consumare molto”. A lungo andare Zelensky non potrà più sostenere in modo massiccio il loro utilizzo. I costi manutentivi sono eccessivi e non sarà possibile ripararli in caso di danni. Il conflitto Ucraino è di tipo asimmetrico, con azioni di guerriglia, e le strategie impiegate non sono ottimali per un carro armato pesante come l’Abrham. Le forze russe potrebbero utilizzare tattiche di guerriglia, dispositivi esplosivi improvvisati e altre tattiche per metterli in difficoltà. In conclusione tutto è soltanto un mezzo ulteriore per condurre un popolo o una nazione al massacro lento e soprattutto immorale da parte di un Presidente che ritiene di poter vincere anche senza il sostegno alleato, come esternato nell’ultimo delirante discorso. E i leader europei e il nostro governo hanno cancellato la parola Pace dal vocabolario ?
Marco Rispoli (Davoli)