Vangelo del giorno con commento: E io so che il suo comandamento è vita eterna
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La verità della fede di Gesù è lo Spirito Santo. Cosa fa le Spirito del Signore? Tiene legato, unito, saldato, cementato, inchiodato Cristo Gesù al Padre più che i chiodi il suo corpo con la croce. Facendo lo Spirito Santo, sempre in Lui, con Lui, per Lui, Cristo Gesù una cosa sola con il Padre, con il suo cuore, la sua volontà, i suoi pensieri, mai vi potrà essere separazione di Cristo dal Padre, mai allontanamento dei pensieri di Cristo dai pensieri del Padre, mai disgiunzione, neanche piccolissima della volontà di Cristo dalla volontà del Padre. Questo indissolubile legame fa sì che sempre nello Spirito, per Lui e con Lui, Gesù Signore conosca il cuore del Padre, perché in esso vive, sappia qual è la sua volontà, abbia perfetta scienza del valore di vita eterna che è nel suo Comandamento. Non solo il comandamento del Padre è vita eterna per Cristo Gesù, è anche vita eterna per chi lo accoglie e lo fa divenire suo comandamento. Allora è giusto che ci chiediamo: qual è questo comandamento del Padre che è vita eterna per l’intera creazione e in modo speciale per ogni uomo? Il comandamento del Padre è Cristo Signore.
È l’innalzamento del suo Figlio Incarnato, Crocifisso, Risorto, Asceso al cielo, a Signore dell’universo e a Giudice dei vivi e dei morti. È l’esaltazione di Cristo Gesù a Redentore, Salvatore, luce, verità, vita eterna, Mediatore unico tra il Padre e l’intero universo. È il suo decreto eterno di costituire Cristo Signore Principio della creazione nuova. È la sua volontà eterna di dare la vita ad ogni cosa e di ridarla ad ogni uomo ma solo in Cristo, con Cristo, per Cristo. Gesù sa che il comandamento del Padre è vita eterna solo se Lui anche nella sua umanità lo farà interamente suo e gli darà compimento sulla croce. Ma tutto questo può avvenire solo nello Spirito, con lo Spirito, per lo Spirito. Essendo Gesù una cosa sola con lo Spirito Santo, Lui una cosa sola vuole: dare piena realizzazione al comandamento del Padre. Per questa sua volontà che accoglie e fa suo e dona pienezza di vita al Decreto eterno del Padre, si compie nell’umanità il mistero della sua redenzione. Grande è il mistero di Gesù Signore. Esso va oltre ogni mente creata. Solo nello Spirito Santo lo si può accogliere. Ma anche solo nello Spirito di Dio si potrà comprendere qualcosa di esso. È verità eterna.
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!».
Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri». Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi. In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto, ma deve compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato» (Gv 13,1-20).
Il cristiano, nello Spirito Santo, con Lui e per Lui, dovrà essere unito a Cristo Gesù allo stesso modo che Cristo è unito al Padre suo. Quando il cristiano si separa dallo Spirito del Signore – ed ogni peccato grave è separazione dallo Spirito e ogni peccato veniale è allontanamento da Lui – vi è anche disgiunzione dal mistero di Cristo Gesù. Se oggi il cristiano è senza il mistero di Cristo, lo è a causa delle sue trasgressioni e disobbedienze. Quando si ha un corpo impuro, un cuore impuro, una volontà impura, un’anima impura, vi è anche una conoscenza impura del mistero di Cristo Signore. Se poi ci si immerge di peccato in peccato, allora si giunge a perdere del tutto la verità del mistero della vita e della salvezza. È questa la differenza tra il cristiano e Cristo Gesù. Cristo Gesù, dal cuore, dalla mente, dall’anima, dal corpo purissimi aveva una conoscenza purissima del comandamento del Padre, noi dall’anima, dalla mente, dal cuore, dal corpo impuri abbiamo una conoscenza impura di Cristo Gesù. Questa conoscenza impura si è così impoverita da dichiarare oggi Gesù non più utile alla vera salvezza. Con questa stolta dichiarazione, si è annullato il decreto eterno del Padre, il suo comandamento di vita eterna.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che il cristiano ritorni ad abitare per sempre nello Spirito Santo.
Notizia segnalata da (HomilyVoice)