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IRAN, 17 GENNAIO 2012 – Forse non tutti sanno che nel Paese asiatico esiste una sorta di “embargo” nei confronti della bambola più amata in tutto il mondo. La Barbie, infatti, fu dichiarata illegale già nel lontano 1996, ma pare che ora le autorità, non ancora contente della restrizione, abbiano deciso di rafforzare la limitazione. Ne parla il quotidiano francese Le Monde.[MORE]
Quindici anni fa il veto venne posto per proteggere la popolazione dalla perversa cultura occidentale veicolata dalla bambola, colpevole di fuorviare l’essenza islamica. Pare che nelle ultime settimane – secondo quanto rivelato da alcuni commercianti iraniani – la polizia stia passando al setaccio ogni negozio di giocattoli alla ricerca del tanto odiato simbolo della perdizione occidentale.
I negozianti, infatti, nonostante il divieto assoluto di commercializzare la Barbie, dal 1996 hanno continuato a venderla nei retrobottega, tanta è la richiesta: “Vendiamo la Barbie in segreto e mettiamo in vetrina il prodotto concorrente per far vedere alla polizia che non abbiamo altro”, confessa un negoziante. Il prodotto concorrente è la bambola Sara, sul mercato insieme al suo compagno Dara dal 2002.
Entrambi sono stati approvati dalla polizia perché rispettosi dello stile di abbigliamento iraniano, che impone alle donne di coprire capelli e forme. Le due bambole locali, però, non sembrano riscontrare il favore del mercato. “Mia figlia? Preferisce la Barbie. Trova Sara e Dara brutti e grassi”. A dirlo è Farnaz, una madre di famiglia di 38 anni.
(foto: www.lemonde.fr)
Annachiara Cagnazzo