Catanzaro. Dura replica del Codacons all’Ordine dei Medici
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CATANZARO 22 MARZO - È proprio vero, “a pensar male del prossimo si fa peccato ma spesso s’indovina”.
La citazione, erroneamente attribuita a Giulio Andreotti, appartiene nientedimeno che a Pio XI e - sostiene Francesco Di Lieto - se dubitava perfino un Papa, figuriamoci se non possiamo farlo noi, miseri peccatori.
Inizia così la replica del Codacons al comunicato diffuso quest’oggi dalla Presidenza dell’Ordine dei Medici di Catanzaro. Intanto nessuna smentita. Anzi, proprio dall’Ordine, storicamente guidato dall’On.le Vincenzo Ciconte, arriva la conferma che 253 medici Catanzaresi hanno ricevuto soldi dalle Case Farmaceutiche. Anche se l’Ordine minimizza, che diamine soltanto mille euro l’anno. Che vuoi che sia 1/4 di milione per le case farmaceutiche.
Spiace che l’Ordine non abbia voluto comprendere - prosegue Di Lieto - il Codacons non ha voluto insinuare proprio nulla, nè alludere a “inconfessabili motivi” ... stia tranquillo il Presidente, se lo avessimo voluto fare, avremmo parlato anche di alcuni benefit, del tipo splendide vacanze ... offerte dalle generosissime e, di certo, disinteressate, multinazionali. Che piaccia o meno, abbiamo evidenziato quella che è una legittima preoccupazione.
Ricevere somme da parte di chi produce farmaci può “condizionare” ed “indirizzare” la scelta del medico ?
Non se ne abbia a male il Presidente dell’Ordine, ma ci sarà consentito nutrire dubbi se chi deve adottare decisioni importanti, come appunto la prescrizione di un determinato farmaco, possa essere “influenzato” da chi gli “regala” circa “mille euro l’anno”.
Queste regalie potrebbero integrare una violazione del codice deontologico ... anche perchè, soprattutto a queste latitudini, c’è una curiosa riluttanza ad acquistare i farmaci “generici”.
Siamo certi che l’Ordine non potrà che convenire come ricevere soldi da chi produce i farmaci che, poi, vengono prescritti, anche se legittimo, non rappresenta proprio il massimo della trasparenza.
E qui s’innesca un ulteriore problema.
Com’è possibile che per l’Ordine dei Medici il paziente debba restare all’oscuro del rapporto Medico di fiducia - Casa produttrice dei farmaci ?
Non ritiene il Presidente dell’Ordine che il malato debba conoscere se la casa farmaceutica, cui il proprio medico è “affezionato”, abbia avuto modo di ”ricompensare” tanta attenzione ?
Avevamo chiesto all’Ordine un’operazione “trasparenza”, affinchè invitasse tutti i Medici ad indicare, all’interno dei propri studi, ogni rapporto con le aziende farmaceutiche.
Per tutta risposta abbiamo ricevuto una difesa corporativa, francamente inaccettabile.
Se è tutto lecito - e noi siamo convinti che lo sia - allora perchè il Presidente dell’Ordine, on. Vincenzo Ciconte, prova tanto fastidio per il fatto che il Codacons abbia, finalmente, consentito ai Cittadini di poter verificare se il proprio medico curante ha ricevuto finanziamenti dalle aziende produttrici di farmaci.