Due reliquie del Beato Karol Wojtila sono conservate in Episcopio a Sanremo
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Sanremo (IM) 3 maggio 2011- Mentre non accenna ancora a spegnersi l’eco della cerimonia con la quale il primo Maggio in San Pietro è stato elevato nel novero dei Beati il Santo Padre Giovanni Paolo II°, deceduto nell’aprile del 2005, ed il Vaticano lascia intendere che probabilmente tra non tantissimi anni Karol Wojtila potrebbe essere santificato, due sue reliquie appartenutegli, si apprende, sono conservate a Sanremo, precisamente nell’Episcopio di Villa Giovanna d’Arco e più dettagliatamente nell’appartamento privato del titolare della Diocesi, Mons. Alberto Maria Careggio. [MORE]
Si tratta dello zucchetto papale e della veste talare bianca, regalate dal Papa polacco all’allora Vescovo di Chiavari nel 1998 durante la sua visita al capoluogo del Tigullio in segno di riconoscenza per il compagno di tante camminate montane. Il Vescovo della Diocesi di Ventimiglia- Sanremo originario del Canavese, di Mazzè per la precisione, abitò a lungo in Valle d’Aosta dove svolse anche le mansioni di operaio alla maggiore industria valligiana, la Cogne. Perché profondo conoscitore delle montagne del “Piccolo Tibet d’Europa” fu prescelto dalla Chiesa come compagno spirituale di Giovanni Paolo II°, altro montanaro provetto proveniente dai Carpazi Settentrionali e dai Tatra, durante i periodi di riposo che il Santo Padre soleva trascorrere nella Regione montana ai confini con Piemonte, Svizzera e Francia. L’allora Don Alberto stette al fianco del Beato Karol in Val d’Aosta per sei anni dal 1989 al 1995, anno in cui il suo amico lo nominò Vescovo di Chiavari. Mons. Careggio prese possesso della Diocesi del levante genovese il ventiquattro Settembre del 1995 e vi fu accompagnato da Mons. Stanislaw Dziwisz, oggi Cardinale di Cracovia, ieri Segretario personale del Papa polacco.
Karol Wojtila promise al suo caro Don Alberto una visita apostolica nella sua nuova Diocesi che puntualmente avvenne il diciotto ed il diciannove Settembre del 1998, tredici anni fa. Fu per Mons. Careggio un’emozione incontenibile ed in segno di riconoscenza per i tanti anni passati umilmente al suo servizio, durante le vacanze estive, gli fece dono dello zucchetto e della talare. Da allora Mons. Alberto Maria custodisce gelosamente e con affetto il ricordo del Sant’uomo, oggi dichiarato Beato dal suo successore Benedetto XVI° , che liturgicamente sarà venerato il ventidue Ottobre, ricorrenza della sua elezione al soglio di Pietro. Portandolo sempre con se durante i trasferimenti cui un Vescovo può essere sottoposto durante la sua carriera episcopale, oggi lo zucchetto si trova a Sanremo, città in cui Mons. Alberto Maria Careggio ha fissato la sua residenza in quanto città più popolosa e centrale della Diocesi dell’estremo Ponente ligure.
di Sergio Bagnoli