Due novembre: la commemorazione dei defunti costa agli italiani 400 milioni di euro
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Il 2 novembre, giorno tradizionalmente dedicato ai defunti, è un appuntamento imperdibile per la maggior parte degli italiani. Coloro che visitano periodicamente i propri cari coglieranno l’occasione per andarci ancora una volta, tutti gli altri, magari lontani dal cimitero o che per mancanza di tempo non trovano il momento per andarci, vi si recheranno per portare un fiore a parenti e amici scomparsi. [MORE]
Ma quanto si spende in questa occasione? Coldiretti riferisce che gli italiani spendono all’incirca 400 milioni di euro nell’acquisto di fiori. E la crisi? Nulla può al confronto della capacità persuasiva, a livello morale, del cristianesimo.
Il fatto positivo è che il prezzo dei fiori non è stato aumentato rispetto all’anno scorso ma Coldiretti suggerisce, prima di darsi a spese pazze, di confrontare i prezzi tra i vari venditori. Per esempio i prezzi per i fiori recisi vanno da 1,5 euro a 7 euro per poi raggiungere i 15 euro nel caso di fiori o mazzi più grandi, se comprensivi di crisantemi. Per far durare la freschezza dei fiori basterà cambiare l’acqua nel vasi ogni due o tre giorni, tagliando il gambo. Difficile per chi si reca ad onorare i propri defunti solamente in questa occasione.
Il crisantemo, fiore prediletto per la commemorazione delle persone scomparse, viene coltivato in Italia tra Liguria, Campania, Lazio, Toscana, Puglia e Sicilia. In realtà questo fiore nasce però in Cina, cinque secoli prima di Cristo, e il suo nome viene dal greco chryso’s = oro e a’nthemon = fiore e significa fiore d’oro.