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ROMA, 10 NOVEMBRE - Oltre 12 chili di cocaina nascosti in finti busti ortopedici e in vasetti di prodotti cileni. E' la scoperta fatta a Fiumicino dai finanzieri del Comando provinciale di Roma, in collaborazione con i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: in meno di 24 ore sono finiti in manette un sedicente turista e due presunti manager, rivelatisi essere degli esperti corrieri, al soldo di un'organizzazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Le dosi al dettaglio sequestrate, oltre 50 mila, avrebbero reso sul mercato almeno tre milioni di euro.
Fantasiosi quanto insidiosi i metodi adottati dai tre per tentare di far entrare la droga nel nostro Paese. Nel primo caso, a finire nel mirino delle fiamme gialle in servizio nello scalo romano e' stato un passeggero cileno in arrivo da Buenos Aires, insospettabile ospite in Italia di alcuni parenti emigrati anni prima, con al seguito alcune confezioni di prodotti cileni, maionese locale e creme per la cura del corpo. L'uomo ha giustificato il trasporto di un numero cosi' elevato di vasetti e flaconi con la volonta' di ricambiare l'ospitalita' offertagli dai familiari ma l'ostentata sicurezza e' crollata quando, all'interno delle confezioni, sono stati trovati involucri in lattice contenenti cocaina purissima composta da sostanza liquida gelatinosa per complessivi sei chili.
Subito dopo l'arresto del sudamericano, i finanzieri hanno intercettato altri due passeggeri, di origine lettone, ma provenienti da San Paolo del Brasile, risultati "frequent flyer" per il Sud America. Il portamento innaturale assunto da uno dei due nella fase di recupero della propria valigia sui nastri di riconsegna ha insospettito i finanzieri che hanno deciso di procedere ad una verifica. L'uomo, dichiaratosi intermediario finanziario, ha spiegato di dover indossare un busto a causa di gravi problemi posturali ma i militari hanno notato che anche il suo compagno di viaggio e collega indossava una protesi dello stesso tipo, senza peraltro accampare alcuna patologia. Sottoposto ad una analisi piu' accurata, i busti si sono rivelati essere delle 'panciere' con all'interno panetti di cocaina: i due peraltro vestivano anche parastinchi e altre "protezioni" delle gambe, tutti rigorosamente "realizzati" in cocaina.