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STECHELBERG, 17 SETTEMBRE 2012 - Wioletta Roslan, trentasettenne svedese, durante il week-end si è lanciata dal paracadute, in Svizzera, seppure fosse incinta di quattro mesi. Aveva deciso che sarebbe stato l'ultimo lancio e poi si sarebbe ritirata dal base-jumping, che consiste nell'effettuare lanci da ponti, edifici o rilievi naturali.
Quest'oggi, però, il paracadute non si è aperto e la donna si è schiantata al suolo, morendo insieme al figlio che portava in grembo. Quando si è resa conto che non ce l'avrebbe fatta, ha semplicemente allargato le braccia, attendendo la fine.[MORE]
Insieme a lei c'era il compagno, Aleksander Domalewski, il quale non ha potuto far altro che assistere alla morte della fidanzata. La Roslan era diventata base-jumper professionista, rinunciando così ad una carriera come ispettrice di piattaforme petrolifere.
Praticava lo sport da quando aveva diciannove anni. In un'intervista rilasciata alla televisione svizzera aveva dichiarato: «Mi sento viva solo quando faccio base-jumping perché so che ogni volta la morte salta con me, ma del resto abbiamo solo una certa quantità di tempo da passare su questa terra e quando il sole cala, il gioco è finito, chiunque tu sia».
(Foto da www.dailymail.co.uk)
Alessia Malachiti