Domenico Diele dal carcere di Fuorni: "Ogni notte rivivo l'incubo"
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FUORNI (SALERNO), 3 LUGLIO - Domenico Diele e il carcere. Domenico Diele e i suoi fantasmi. L'attore parla all'europarlamentare di Fi, Fulvio Martusciello, in visita all'istituto penitenziario di Fuorni, dove Diele è rinchiuso per l'omicidio di Ilaria Dilillo. [MORE]
Diele confessa a Martusciello la sua colpa e come questa torni a riapparirgli ogni notte: “Soprattutto quando sto al buio, in cella, risento la scena dell'impatto”. “Avrò un processo, pesano i miei errori. Ne ho commessi. Ma il giudice ha deciso di mandarmi agli arresti domiciliari, otto giorni fa. Però non posso andarci, mi spiegano, finchè non arriva questo anello con un microchip che ti mettono addosso. È vero che non se ne trovano, che ce ne sono così pochi?”.
L'attore fa riferimento al problema legato ai braccialetti elettronici: è in corso un nuovo bando che consentirà allo Stato l'acquisto di 12.000 dispositivi, ma fino ad allora sono i passaggi burocratici a costringere Diele al carcere.
“Non posso dormire la notte. Non ci riesco”, dice l'attore a Martusciello. "Mi vengono incontro quelle immagini, anche se non ci capisco niente. Io resto convinto, l'ho detto e ridetto alla polizia e al giudice, che non c'entrava la cannabis, non c'entra la roba che avevo assunto giorni prima. C'entra la maledetta e assurda circostanza che mi sono forse chinato a vedere un cd sul display".
Nonostante le parole di Domenico Diele, tuttavia, è risultato chiaro alla polizia che l'attore avesse fatto uso di droghe poco prima dell'incidente (test positivi a cannabis ed eroina). Ad aggravare la situazione, il fatto che Diele fosse certamente senza patente (già sospesa) e con l'assicurazione scaduta.
Un tunnel senza uscita quello di Diele, che si concede un ultimo appello: “Non fate come me. Non pensate che la droga sia una cosa da niente. Anche se io so che l'incidente maledetto non è successo per quello”.
Claudio Canzone
Fonte foto: napoli.repubblica.it