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ROMA, 20 MARZO 2012- Il ministro dei Rapporti con il Parlamento Piero Giarda ha deciso di affidare la alla Camera la decisione sul Decreto inerente le Liberalizzazioni, il quale deve essere convertito in legge entro il 24 marzo, per non incorrere nella sua decadenza. "Su incarico del Consiglio dei ministri pongo la questione di fiducia" sul "testo identico a quello approvato al Senato", così ha dichiarato Piero Giarda.
Questa è già la dodicesima questione di fiducia posta dal Governo Monti. Prima di ciò, la Camera aveva respinto la richiesta presentata dall'Idv, di rinvio in commissione del decreto liberalizzazioni, con 224 voti di differenza. Il capogruppo Idv Massimo Donadi aveva motivato la richiesta, sostenedo che "la Ragioneria generale dello Stato ha di fatto dato parere negativo su ben 5 articoli del decreto in quanto non garantite le coperture finanziarie. Un esame nel merito di queste obiezioni della Ragioneria non c'è stato".
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Tuttavia, i dubbi della Ragioneria generale dello Stato non hanno ostacolato la commissione Bilancio a dare parere favorevole al provvedimento, dopo le delucidazioni arrivate dal governo. In merito alla richiesta di rinviare il Dl alla commissione, l'Esecutivo ha replicato, "Non c'è nessun motivo di rinviare in commissione". A seguito della decisione della Camera di respingere la richiesta dell'Idv, ha preso la parola il presidente della Camera Gianfranco Fini, il quale ha espresso il proprio "rammarico per l'insensibilità dell'esecutivo che non ha dato ulteriori elementi di valutazione come richiesto in Aula. Richieste che avevano fondatezza''. In merito alla posizione di Fini, Giarda ha dichiarato semplicemente, ''Ne prendo atto". E, dai banchi della Lega, proteste in Aula e fischi.