Dl Enti Locali alla Camera, il governo chiede la fiducia. Di Maio: "Porcata d'agosto"
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ROMA, 03 AGOSTO 2015 - Il governo ha posto la questione di fiducia sul decreto legge Enti locali che è all'esame dell'Aula della Camera. Lo ha annunciato in aula il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi. Come deciso già nella conferenza dei capigruppo della settimana scorsa, la votazione si terrà domani alle 12. Il dl è stato approvato la scorsa settimana al Senato con 163 voti favorevoli e 111 contrari con non poche polemiche, in particolare per la stretta sulla spesa per la Sanità da 2,3 miliardi di euro prevista dal piano di spending review per il comparto sanitario. Mentre la Corte dei Conti ha definito di "relativa efficacia" le norme sul trasferimento del personale della polizia provinciale e sulla modulazione delle sanzioni per il mancato rispetto dei vincoli del patto di stabilità per il 2014 contenute nel decreto legge. [MORE]
Le opposizioni passano subito all'attacco. Particolarmente duro Luigi Di Maio, deputato del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Camera: "Quella che comincia oggi a Montecitorio è una settimana davvero cruciale, perché anche quest'anno il governo conserva le peggiori porcate per la prima settimana di agosto. Non contenti di aver assassinato la scuola pubblica, questa volta la vittima designata è la sanità: vogliono metterla in mano ai privati, a chi gli può ancora promettere fondi per le campagne elettorali e voti, e quindi tagliano in maniera indecente quella pubblica", accusa su Facebook. "Anche se è agosto e magari siete in ferie cerchiamo di tenere comunque ben alta l'attenzione su quello che succede in Parlamento", conclude Di Maio.
Il Parlamento è, infatti, al rush finale prima della pausa estiva a partire dal 7 agosto. Il governo punta ad approvare una serie di provvedimenti. Oltre al decreto enti locali l'attenzione è sualla riforma della pubblica amministrazione e sulla nomina dei membri del cda Rai. Slitta, invece, a settembre la discussione sulle unioni civili, sulle riforme costituzionali e quella sulle intercettazioni.
Tiziano Rugi