Distruzione moschea al-Nuri, premier Iraq: "Isis ammette sconfitta"
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IRBIL, 22 GIUGNO - La distruzione della moschea di Mosul da parte dell'Isis è una ammissione della sconfitta dei jihadisti. È questo quanto dichiarato dal primo ministro iracheno Haider al-Abadi, che affida ad un tweet il suo pensiero: "Il bombardamento di Daesh del minareto al-Hadba e della moschea al-Nuri è una dichiarazione formale della loro sconfitta".
La moschea al-Nouri, a Mosul, è stata fatta saltare in aria ieri dai militanti dell'Isis per evitare che i nemici potessero impossessarsene. Per il sedicente Stato Islamico rappresentava il luogo dove è stato proclamato il Califfato nonché un simbolo di potenza. Abu Al Baghdadi, il 29 giugno 2014, ha annunciato proprio dalla moschea la rinascita del Califfato e la proclamazione dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante. Con il suo discorso, il leader dello Stato dei Tagliagole proclamava ed osannava al mondo intero i suoi deliri e la potenza del suo esercito, che in poco meno di due anni ha conquistato metà dell'Iraq e della Siria.[MORE]
Riguardo la distruzione e la paternità del gesto, la Bbc on line ha riferito che i jihadisti dell'Isis avevano fatto saltare per aria la moschea, ma la notizia è stata smentita dall'Amaq. Per l'organo di propaganda jihadista sarebbe stato un raid militare americano a distruggere il luogo simbolo del Califfato. Immediata la replica della coalizione Usa in Iraq, che ha negato di avere bombardato la moschea.
Luigi Cacciatori
Immagine da lastampa.it