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TARANTO, 22 MAGGIO 2014 - Un gruppo di manifestanti è entrato nella sala consiliare del Comune, occupando poi la sede, mentre in quel momento si stava svolgendo una riunione. Si tratta di disoccupati che, disperati per la situazione economica, si sono seduti al centro della sala e hanno buttato all'aria tavoli e sedie (nei posti solitamente riservati alla stampa).
La rivolta è stata inaspettata: nonostante l'intervento del sindaco, i cittadini hanno continuato strenuamente la loro protesta, fino all'arrivo delle forze dell'ordine. Un vigile urbano è rimasto ferito. Una volta sospesa la seduta, alcuni dimostranti sono stati fermati, mentre all'ingresso è intervenuta la Digos.[MORE]
Il sindaco Stefàno commenta così l'accaduto: "Capisco la disperazione dei senza lavoro, ma non è con la violenza che si risolvono i problemi. Noi stiamo facendo il possibile, ma ora sono stufo di questi comportamenti".
Nel frattempo, la situazione dei lavoratori dell'Ilva peggiora. Se da un lato è partita l'inchiesta dopo la morte sospetta di un 39enne operaio dell'Ilva per tumore (vi avevamo dato la notizia qualche giorno fa), dall'altro gli operai dell'indotto non riceverebbero lo stipendio da tre mesi.
Il motivo? Ilva non pagherebbe i fornitori dell'indotto. "Oggi sono in sciopero i dipendenti di due aziende che operano nell’appalto per rivendicare il pagamento delle retribuzioni arretrate, tredicesima del 2013 e altro." spiegano dai sindacati, che intendono dare battaglia già dalla prossima settimana.
Per non avere responsabilità sulla mancata produzione, queste aziende stanno erogando comunque i servizi, ma per quanto ancora sarà possibile? Questa è la posizione dei sindacati dell'indotto, che dà un altro segnale di quanto avviene in questa città e di come il conflitto salute-lavoro sia ormai al limite.
(www.quotidianodipuglia.it)
Annarita Faggioni