Discriminazione in base all'orientamento sessuale: prima storica condanna in una scuola di Trento
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TRENTO – Storica decisione quella presa dal Tribunale di Rovereto, che ha condannato un istituto paritario di Trento per "discriminazione nei confronti di un'insegnante". [MORE]
Secondo le notizie finora emerse la donna, che svolgeva il ruolo di insegnante all’interno della scuola cattolica trentina grazie ad un contratto a tempo determinato, si sarebbe vista richiedere dalla dirigenza dell’istituto di smentire le voci secondo le quali stesse intrattenendo una convivenza sentimentale con un’altra donna. Di fronte al suo rifiuto, le sarebbe stato richiesto di trovare un modo per “risolvere il problema”. L’avocato Alexander Schuster ha spiegato che “la proposta aveva suscitato l'indignazione della docente, la quale non era stata riassunta e aveva perso il diritto ad ottenere la conversione del proprio contratto in un rapporto a tempo indeterminato”
All’insegnate il Tribunale di Rovereto ha riconosciuto un risarcimento di 25.000 euro per danni patrimoniali e non patrimoniali da parte dell’istituto scolastico. "Nel tentativo di difendersi –ha spiegato la docente– l'istituto mi aveva accusato di aver turbato gli studenti con discorsi inopportuni sulla sessualità. Ora lo Stato italiano garantisce il diritto mio e di ogni persona a non essere discriminata".
Il legale Alexander Schuster, riferendosi alla storica decisione del Tribunale di Rovereto, ha spiegato: "E' il primo caso di condanna mai pronunciata per discriminazione individuale per orientamento sessuale e la seconda per discriminazione collettiva, si tratta della prima sentenza che condanna per discriminazione un'organizzazione di tendenza dopo l'entrata in vigore della normativa antidiscriminatoria del 2003".
(foto www.policreo.it)
Elisa Lepone