Disastro Fukushima, nessun colpevole per il Tribunale di Tokyo
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Tokyo, 19 settembre- Assolti i tre ex dirigenti di Tepco, la società elettrica che gestiva la centrale nucleare di Fukushima in Giappone. Il 16 marzo del 2011, un forte terremoto di magnitudo 9 seguito da uno tsunami provocarono la fusione di tre dei sei reattori della centrale causando la fuoriuscita di materiale radioattivo e la morte di 44 operai. Oltre diciottomila e quattrocento persone persero la vita quel giorno in Giappone a causa della catastrofe naturale e di quella nucleare mentre le conseguenze di quest'ultima non sono ancora oggi state arginate. Da una recente indagine rilasciata da Greenpeace é emerso infatti che i livelli di radiazioni sia nelle zone di esclusione che nelle aree aperte, sono stati stimati da 5 a oltre 100 volte più alti del limite massimo raccomandato e rimarranno purtroppo tali ancora per decenni. un rischio concreto per tutti.
Otto anni dopo il disastro, le accuse di negligenza per non aver attivato misure preventive, rivolte all’ex presidente Tsunehisa Katsumata e gli ex vicepresidenti Sakae Muto e Ichiro Takekuro, dirigenti della Tokyo Electric Power Company, società che gestiva l'impianto di Fukushima, sono state giudicate illeggittime dalla Corte Distrettuale del Tribunale di Tokyo che ha quindi risparmiato cinque anni di carcere ai tre indagati.
Il disastro di Fukushima é considerato il più significativo incidente nucleare dopo Cernobyl, nel 1986 e "il secondo a cui è stata assegnata la classificazione INES di livello 7" . A seguito dell'evacuazione, morirono circa sedicimila persone a causa dello stress, sopratutto anziani che vivevano in case di cura.
Oggi, e per i prossimi quarant'anni, si sta lavorando intensamente per decontaminare le aree colpite e dismettere l'impianto.
Tiziana Petriglia