Diritti TV Serie B: il confronto tra LNPB e DAZN sul futuro della trasmissione delle gare
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MILANO - Il mondo del calcio italiano si trova di fronte a un dibattito cruciale riguardante la gestione e la distribuzione dei diritti audiovisivi del Campionato di Serie B per le stagioni 2024/2025, 2025/2026 e 2026/2027. DAZN, uno dei principali attori del settore, ha sollevato importanti interrogativi sulla trasparenza e sull'equità del processo, a seguito della decisione della Lega Nazionale Professionisti Serie B (LNPB) di esplorare nuove vie di commercializzazione, incluse collaborazioni con piattaforme globali come Amazon e YouTube.
Il Quesito di DAZN del 10 agosto 2024:
In data 10 agosto 2024, DAZN ha inviato una richiesta formale di chiarimenti alla LNPB, esprimendo preoccupazioni sulla possibilità che la Lega possa concludere accordi di distribuzione con piattaforme terze, che non siano licenziatarie ufficiali dei diritti di trasmissione. DAZN teme che tali accordi possano creare una distorsione nel mercato, mettendo in difficoltà gli operatori che, come DAZN, hanno aderito all'Offerta di Licenza della LNPB.
In particolare, DAZN ha chiesto alla LNPB di chiarire se eventuali accordi con distributori non licenziatari possano costituire causa di risoluzione della licenza, con conseguente restituzione dei corrispettivi già versati. L'azienda ha inoltre sollecitato la Lega a specificare quali misure intende adottare per garantire il rispetto del principio di non discriminazione, evitando così possibili situazioni di pregiudizio per gli operatori licenziatari.
La Risposta della LNPB del 12 Agosto 2024:
In risposta, la LNPB ha fornito chiarimenti il 12 agosto 2024, sottolineando la necessità di esplorare nuove opportunità di commercializzazione a causa della significativa contrazione dei corrispettivi offerti per le licenze sui diritti audiovisivi delle gare di Serie B. La Lega ha ribadito che l'obiettivo è stimolare la concorrenza, non creare discriminazioni. Inoltre, ha precisato che il ruolo del licenziatario "in licenza non esclusiva" resta privilegiato rispetto a tutte le altre opzioni, poiché consente la creazione di un prodotto editoriale distintivo.
La LNPB ha anche affermato che, in assenza di adesione da parte dei licenziatari entro il termine del 12 agosto 2024, si riserverà il diritto di concludere accordi di distribuzione con soggetti terzi, garantendo comunque la visione delle gare, anche in modalità "in chiaro" per un periodo limitato. Tuttavia, qualora vi sia un'adesione da parte dei licenziatari, la distribuzione avverrà solo su piattaforme che non dispongono di una propria offerta editoriale strutturata per il calcio italiano, come ad esempio Amazon e YouTube
Implicazioni e prospettive:
Questo scambio tra DAZN e LNPB evidenzia la complessità del panorama dei diritti televisivi nel calcio italiano e la necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze dei licenziatari e le nuove opportunità offerte dalle piattaforme digitali globali. Le decisioni prese nei prossimi giorni potrebbero avere un impatto significativo sulla distribuzione delle gare del Campionato di Serie B, nonché sul modello di business degli operatori coinvolti.
La questione rimane aperta e sarà fondamentale monitorare come evolverà il rapporto tra LNPB e i licenziatari, tra cui DAZN, nel contesto delle sfide e delle opportunità offerte dal mercato dei diritti audiovisivi. Il rispetto dei principi di non discriminazione e parità di trattamento sarà cruciale per garantire un ambiente competitivo equo e trasparente, a beneficio di tutti gli attori coinvolti e, soprattutto, dei tifosi del calcio italiano.
Aggiornamento
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