Direzione PD, Martina: "Noi saremo all'opposizione, governino Di Maio e Salvini"
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ROMA, 12 MARZO – Matteo Renzi non si è presentato al Nazareno per la Direzione del Partito Democratico. A leggere la sua lettera di dimissioni è il presidente del partito, Matteo Orfini: “Preso atto dei risultati elettorali rassegno le mie dimissioni; ti prego di convocare l'assemblea, in quella sede spiegherò le ragioni delle dimissioni”.[MORE]
Il vicesegretario Maurizio Martina prende la parola: “La segreteria si presenta dimissionaria a questo appuntamento. Ma io credo sia importante che continui a lavorare insieme a me in queste settimane che ci separano dall'Assemblea”. Prosegue Martina, incaricato di guidare il partito fino all’Assemblea nazionale: “Con il vostro contributo cercherò di guidare il partito nei delicati passaggi interni e istituzionali a cui sarò chiamato. Lo farò con il massimo della collegialità e con il pieno coinvolgimento di tutti, maggioranza e minoranze, individuando subito insieme un luogo di coordinamento condiviso. Chiedo unità”.
“Alle forze che hanno vinto diciamo - ha puntualizzato Martina - una cosa sola: ora non avete più alibi. Ora il tempo della propaganda è finito. Lo dico in particolare a Lega e Cinque Stelle: i cittadini vi hanno votato per governare, ora fatelo. Cari Di Maio e Salvini, prendetevi le vostre responsabilità”, conclude il vicesegretario dem.
Sulla stessa linea si dichiara Graziano Delrio: “Abbiamo ricevuto una cartolina netta, chiara, dagli elettori. Noi staremo dove ci hanno messo gli elettori: all'opposizione”. Conclude il Ministro dei trasporti: “Quando il Paese si renderà conto che le promesse saranno irrealizzabili, gli elettori chiederanno conto”.
“Ho apprezzato la relazione di Maurizio Martina, a partire dal giudizio sincero sul voto” dichiara Gianni Cuperlo, leader di una delle ‘correnti’ dei dem. “Martina ha ragione sulle cause di questa sconfitta e bisogna ripartire dalle idee. Dovremo dare fiducia a Maurizio e costruire subito la collegialità necessaria per affrontare questa fase. Il Partito democratico c'è, ora dimostriamo che questa sconfitta non è un destino”, conclude Cuperlo.
Danilo De Rosa