Dichiarazione di Roberto Guerriero sulla conferenza stampa del sindaco
CATANZARO, 22 GENNAIO 2014 - Il sindaco Sergio Abramo “vola alto”. Lo fa nella sua prima conferenza stampa di inizio anno davanti alla stampa, affiancato dalla squadra assessorile, ma davanti ad una platea dimessa: non ci sono tanti consiglieri di maggioranza, non si accalcano né dipendenti, né cittadini. Non ci sono applausi adoranti. I tempi sono cambianti.
E’ passato poco meno di un anno da quando Abramo entrava trionfante nella Sala concerti per riprendere le stanze dei bottoni, riaperte dopo le elezioni di maggio 2012, il cui risultato fu congelato dalla decisione del Tar di rimandare alle urne gli elettori di otto sezioni su novanta. Dodici mesi raccontati con immagini patinate, distribuite in un opuscolo stampato molto probabilmente con risorse pubbliche , che tra cantieri aperti, opere appaltate, fondi a iosa, cerca di farci dimenticare la terribile settimana dell’alluvione, il Capoluogo di regione sen’acqua come uno dei meno civilizzati paesi del terzo mondo, strade bloccate o peggio che di sgretolano come biscotti. [MORE]
Fumo negli occhi in attesa del meraviglioso futuro della “Catanzaro 2020” che disegna un Capoluogo di Regione città della ricerca, dell’università e della scienza. Intanto non abbiamo capito bene come il sindaco intenda riqualificare il centro storico, perché nonostante l’apprezzabile apertura del corso di laurea in Sociologia, le saracinesche dei negozi continuano a chiudere, dopo le 20 Corso Mazzini sembra l’emblema di una città fantasma ai tempi del coprifuoco. Non ci è chiaro come Catanzaro diventerà città della sanità, quando le spoliazioni di questo settore strategico non fanno altro che depotenziare i servizi a danno del diritto alla salute dei cittadini.
Come possono i catanzaresi aspettare il futuro che verrà quando aumenta la percentuale delle famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà, e basta guardare all’incremento dei reati come scippi e furti per preoccuparsi di una recrudescenza criminale legata al crescente disagio sociale? Sono tante le questioni irrisolte che nel brillante opuscolo del sindaco della “Catanzaro 2020” restano sospese.
E non vorremmo che la situazione si cristallizzasse, qualora la profezia dell’onorevole Pino Galati - che candida il sindaco Abramo ad uno scranno per il Parlamento europeo – si avverasse con un inquietante ritorno al passato: ci sembra di ricordare che il prestigioso incarico di guidare il capoluogo fu presto accantonato davanti all’ipotesi di scalare Palazzo Alemanni. Correva l’anno 2005. Figuriamoci la prospettiva di volare a Bruxelles, ovviamente nel suo opuscolo , avremmo voluto capire cosa sta succedendo nella maggioranza di governo, visto che esponenti di centrodestra dichiarano il possibile passaggio nel gruppo misto. Insomma, se tutto va bene e i cittadini sono contenti, di cosa ci possiamo lamentare?
Roberto Guerriero Vice presidente del consiglio comunale Capogruppo Psi Comune di Catanzaro
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