Di Maio-Salvini avanti con le trattative, Mattarella: "Serve unirsi".
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ROMA 10 MAGGIO - Mentre avanzano le trattative, i leader Di Maio e Salvini non nascondono il loro ottimismo, parlando di “sostanziali passi in avanti” per la formazione del nuovo governo.
Nella giornata di oggi si è tenuto il primo incontro in cui è stato chiarito “l’obiettivo di definire tutto in tempi brevi per dare una risposta e un governo politico al paese”, come si legge dalla nota congiunta.
È chiara la volontà di entrambi i partiti di ottenere risultati significativi per la Repubblica italiana e per i cittadini.
Più difficile, invece, trovare un accordo sul nome terzo di “alto profilo” che farebbe terminare la fase di paralisi istituzionale. Dopo il vertice odierno, infatti, è ancora fumata nera sul futuro premier. [MORE]
Il leader della Lega e il capo politico del Movimento 5 Stelle comunicano che avranno bisogno di altri due o tre giorni di trattative, “poi si chiude o si vota”.
Intanto, Luigi Di Maio e Matteo Salvini avrebbero deciso di essere entrambi presenti nel prossimo esecutivo. Le posizione sono ancora da definire, ma le ipotesi circolate davano il segretario del Carroccio come ministro dell’Interno e il leader dei pentastellati alla Farnesina.
Il confronto prosegue disteso e conciliante, ma il dibattito politico resta. Flat tax, immigrazione e reddito di cittadina saranno comunque affrontati con priorità nei prossimi incontri.
All’ottimismo ostentato da Di Maio via social, che dal suo profilo Facebook non nasconde “la gioia” per i recenti sviluppi, si contrappone la cautela del Capo dello Stato mentre parla alla conferenza dello “State of the Union”.
Nel suo monito descrive una mancanza di determinazione diffusa che “aumenta il rischio di cedere alla tentazione di cercare in formule ottocentesche la soluzione ai problemi degli anni 2000”, di fronte ad un cammino che si è fatto più gravoso.
No all’egemonia di particolarismi e alla narrativa sovranista che appannano il futuro.
Bisogna curare la sfiducia diffusa tra le opinioni pubbliche e l’indifferenza dei cittadini europei, garantendo “protezione, sicurezza, lavoro, crescita per i singoli e per la comunità”. In sintesi, “bisogna riscoprire l’Europa”.
Mattarella conclude solennemente: “Mai, dunque, come oggi appare urgente unire”.
Rachele Fratini
Fonte immagine: rainews.it