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ROMA, 23 AGOSTO - “Sull’Ilva è stato commesso il delitto perfetto”, così Luigi Di Maio si pronuncia nella conferenza al Mise tenuta in mattinata.
Secondo il ministro, infatti, lo Stato avrebbe costruito l’atto basandosi su una procedura piena di vizi e illegittimità, a differenza del privato che, sempre secondo Di Maio, avrebbe agito in buona fede.
Il colosso industriale ArcelorMittal, capofila della cordata AmInvestco, si sarebbe aggiudicato la gara di assegnazione dell’Ilva per mezzo di un atto statale illegittimo, quello che appunto viene definito il “delitto perfetto”.[MORE]
Tra le criticità segnalate c’è la lesione del principio di concorrenza, ma commentando il giudizio dell’avvocatura sulla gara Di Maio sospetta anche un eccesso di potere.
La gara per l’aggiudicazione dell’Ilva, dunque, “è illegittima, ma non annullabile”, spiega dal il vice premier pentastellato durante la conferenza stampa. Infatti, “non basta che l’atto sia illegittimo per essere annullato”, precisa, “ma deve sussistere anche la tutela dell’interesse pubblico concreto e attuale”.
Di Maio, quindi, non esclude un possibile annullamento della gara nel caso in cui si presentasse un altro acquirente, sottolineando, però, che ad oggi non ci sono aziende che vogliono partecipare.
Istantanea la reazione dell’ex ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Calenda: “Quelle del ‘potremmo se ci fosse qualcuno interessato’ sono tutte fesserie, se la gara è viziata annullala”, sono le parole dure scagliate contro l’attuale ministro accusato di creare confusione e dimostrare dilettantismo.
Rachele Fratini
Fonte immagine: affaritaliani.it