Di Battista padre e figlio attaccano Mattarella, è polemica sui social
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ROMA, 23 MAGGIO - Sono bastati due post su Facebook per scatenare le polemiche nella giornata (forse) decisiva per la formazione del governo. Gli autori sono Alessandro Di Battista, ex deputato M5S, e suo padre Vittorio. [MORE]
L'ex parlamentare ha chiesto al Presidente della Repubblica Mattarella di non fermare il governo del cambiamento: "Finalmente, una maggioranza si è formata, una maggioranza che piaccia o non piaccia al Presidente Mattarella o al suo più stretto consigliere, rappresenta la maggior parte degli italiani". Di Battista ha poi proseguito: "Il Presidente della Repubblica non è un notaio delle forze politiche ma neppure l'avvocato difensore di chi si oppone al cambiamento. Anche perché si tratterebbe di una causa persa, meglio non difenderla".
Le risposte sono arrivate principalmente da figure del PD: Michele Anzaldi si chiede come sia possibile che un ex deputato "arrivi a minacciare il Presidente della Repubblica". "Si tratta di un'intimidazione gravissima - continua Anzaldi - e senza precedenti, ai limiti della legalità, da cui il suo partito e Di Maio farebbero bene a prendere immediatamente le distanze, invece di lanciare anche loro diktat incostituzionali al Colle". Sulle stesse posizioni si è espresso Gianni Pittella (PD): "E' gravissimo che si continui a mettere sotto i piedi la Costituzione italiana che fissa con chiarezza le prerogative del Capo dello Stato!".
Il padre di Di Battista, Vittorio, attraverso un altro post sempre su Facebook ha rincarato la dose, con toni ancora più duri: "È il papà di tutti noi. È quello che si preoccupa di varare un governo. È quello che ha avallato la legge elettorale che impedisce di varare un governo. Poveretto, quanto lo capisco". Continua Vittorio Di Battista: "In più ci si mettono le fianate sul cv di Giuseppe Conte, le perdite in Borsa e la irresistibile ascesa dello spread. Poveretto, quanto lo capisco. Lo capisco e per questo, mi permetto di dargli un consiglio, un consiglio a costo zero. Vada a rileggere le vicende della Bastiglia, ma quelle successive alla presa".
Il post continua con il ricordo di cosa accadde quando il popolo assaltò il palazzo francese per poi concludersi con un monito a Mattarella: "Forza, mister Allegria, fai il tuo dovere e non avrai seccature".
fonte immagine nextquotidiano.it
De Rosa Danilo