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SANREMO, 14 OTTOBRE - Il sindacato Uilpa-Polizia penitenziaria, ha dato notizia di una rivolta dei detenuti che si è scatenata durante la notte nel carcere di Sanremo Calle Armea, durata oltre quattro ore, dove due agenti sono rimasti intossicati.
“La rivolta” - ha reso noto in un comunicato il segretario regionale, Fabio Pagani - “è stata sedata dopo quattro ore ‘di violenze e devastazioni’. All'arrivo del direttore e del comandante sono stati individuati i principali rivoltosi e sono stati isolati. La sezione appare un vero e proprio campo di battaglia, le fiamme, causate da televisioni lanciate nel corridoio e lenzuola imbevute di olio, sono state spente grazie all'utilizzo dell'idrante da parte della polizia penitenziaria".
Il carcere di Sanremo che può ospitare al massimo 190 detenuti, ne ospita invece 270, in questi mesi, l’amministrazione carceraria, si è trovata nell'impossibilità di trasferire i detenuti a Genova per il crollo del ponte Morandi. "Questo ennesimo evento critico è uno dei tanti segnali che rilevano la prossima implosione del sistema penitenziario e soprattutto del carcere di Sanremo” - ha reso noto Fabio Pagani - “Ormai ogni istituto è una polveriera pronta a deflagrare. Invitiamo il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede a intervenire per risolvere con urgenza questa criticità".
Ad accendere la rivolta sono stati 46 detenuti, per i quali, afferma ancora Pagani, "dovrà essere inevitabile il trasferimento immediato ad altra struttura penitenziaria". Gli agenti feriti sono stati medicati nel pronto soccorso cittadino.
Fonte immagine Sanremonews
Luigi Palumbo