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Per Daniele De Rossi una giornata di dichiarazioni e polemiche. Prima apre alla sua cessione al Real, dove troverebbe l’ex allenatore dell’Inter Mourinho, poi parlando della tessera del tifoso, afferma che ci vorrebbe la tessera anche per alcuni poliziotti, riferendosi al tifoso della Lazio Stefano Gugliotta, duramente picchiato dopo il derby.
"Qualora il club mi dicesse di aver accettato un'offerta vantaggiosa dal punto di vista tecnico o economico non potrei rifiutare. Ho 26 anni, non posso certo smettere di giocare a calcio. Con tutto il rispetto, non si tratterebbe di andare al Pizzighettone”, dice Daniele, con tutto il rispetto per il Pizzighettone aggiungiamo noi.[MORE]
Sulla tessera del tifoso De Rossi sembra d’accordo con il predicato ultra’:
"Sono contrario, non mi piacciono le schedature. In alcuni casi viste le ultime vicende forse servirebbe anche la tessera del poliziotto. Non credo che questa possa essere la soluzione del problema: chi va in giro con un coltello in tasca e lo usa per colpire un'altra persona non sta bene, non è uno normale, così come non sta bene neanche un poliziotto che prende a calci un ragazzo che non c'entra nulla".
Il ministro Maroni risponde al centrocampista della Roma: "Ho letto le dichiarazioni di Daniele De Rossi sulla tessera del tifoso e siccome è una cosa che mi sta a cuore, come mi stanno a cuore le forze dell'ordine, ne ho parlato anche con il Capo della polizia. Ovviamente sono dichiarazioni che non condivido. Si tratta di un persona che andrà a rappresentare l'Italia ai Mondiali, un personaggio pubblico che ha un certo seguito. Uno si sforza tanto di mandare dei messaggi positivi...". "Confermo - aggiunge il titolare del Viminale - che la tessera sarà introdotta come previsto con l'avvio del prossimo campionato di calcio così come concordato con tutte le società di calcio".
Indignato il capo della polizia Manganelli che lamenta la strumentalizzazione di un singolo episodio, quello del derby, al vaglio della magistratura.
De Rossi alla fine chiede scusa.