Dl "Salva Roma": la Camera approva la fiducia al governo. Ma grandi polemiche sugli "affitti d'oro"
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ROMA, 23 DICEMBRE 2013 - Dopo infinite polemiche e senza non poche contestazioni, soprattutto da parte del M5S e della Lega, la Camera ha approvato la fiducia al governo sul cosiddetto decreto legge “Salva Roma”. I voti favorevoli alla fine sono stati 340 contro 155 no. Adesso l’esame del dl, con rispettivo voto finale, è fissato per il prossimo 27 dicembre.
Tuttavia, come detto, attorno al decreto vi sono parecchie resistenze. Presentato come indispensabile per salvare il comune di Roma dalla bancarotta (864 milioni il buco presente nelle casse comunali), è diventato in realtà un “Salva Italia”, considerato che al suo interno sono presenti provvedimenti per milioni di euro destinati per più zone del Paese: dalla Calabria alla Puglia (con annesso finanziamento di mezzo milione al Comune di Pietralcina), tre milioni al comune di Pescara, finanziamenti per il comune di Brindisi, di Marsciano, in Umbria, Porto Palo, Frosinone ed altri ancora. Al limite del reale, una incredibile nota dove viene precisato che la sostituzione delle luci dei semafori deve essere effettuata con i led a basso consumo.
Ma a far scoppiare il caso sul dl “Salva Roma”, suscitando la dura presa di posizione del M5S, è il nodo dei cosidetti “affitti d’oro”. Lo Stato, infatti, sborsa annualmente 22 milioni di euro per pagare il canone di diversi edifici che se sulla carta ospitano uffici istituzionali, risultano essere in realtà del tutto inutilizzati.[MORE]
Per placare gli animi, nei giorni scorsi, era stato approvato un emendamento, a firma M5S, che autorizzava le amministrazioni dello Stato a svincolarsi da tutti questi inutili contratti di affitto. Il tutto però è stato cancellato con un'altra norma che sdogana nuovamente questi onerosi, quanto inspiegabili, affitti.
In vista del 27 dicembre il governo ha fornito rassicurazioni, promettendo un intervento utile a correggere la norma. Il M5S tiene alta la guardia e promette battaglia.
(Immagine da lmondo.it)
Giovanni Maria Elia