Decreto dignità: ecco cosa prevede
Politica Lazio

Decreto dignità: ecco cosa prevede

martedì 3 luglio, 2018

ROMA, 03 LUGLIO – Nella sera di ieri, con un’ora di ritardo, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto dignità. Si tratta di una delle questioni di punta del M5s al governo, fortemente sponsorizzato dal ministro Di Maio sin dalla campagna elettorale. [MORE]

Il decreto si articola su diversi punti e coinvolge aree relative al lavoro, al fisco e anche all’insegnamento nelle scuole. Il punto cardine è la lotta al precariato, portata avanti attraverso diverse norme che disciplineranno i contratti e i licenziamenti. Il limite massimo per i contratti a tempo determinato scende da 36 a 24 mesi – ogni rinnovo causerà uno 0,5% di maggiorazione del costo contributivo –, mentre le proroghe possibili scendono da 5 a 4. Per i contratti superiori ai 12 mesi vengono introdotte tre causali. In merito ai licenziamenti, si mira a eliminare quelli “selvaggi”: è previsto un incremento del 50% dell’indennizzo per coloro che sono licenziati senza giusta causa, passando così da 24 a 36 mesi.

In merito alle delocalizzazioni, si prevedono forti sanzioni, specie se un’impresa ha tratto beneficio dagli aiuti pubblici. In questo caso, l’azienda non potrà portare all’estero la propria attività, pena una multa pari a due o quattro volte il beneficio ottenuto. Inoltre, sul versante del fisco si prevede una revisione del redditometro e l’abolizione del trattenimento diretto dell’Iva da parte dello Stato nei rapporti con i soli professionisti. Si prospetta un rinvio della scadenza dello spesometro.

Sul versante scuola si profila una proroga di 120 giorni sul licenziamento causato dalla sentenza del Consiglio di Stato, così che il Governo potesse prendere tempo per risolvere l’annoso problema che coinvolge numerosissimi insegnanti sul territorio nazionale.

Infine, si stringe la morsa intorno alle pubblicità sul gioco d’azzardo. Si prevede uno stop totale per gli spot e dal 2019 si prevedono sanzioni pari al 5% del valore della sponsorizzazione e comunque non interiori a 50mila euro per chi non rispetta il divieto, sanzioni che si inaspriscono se il divieto viene violato durante spettacoli dedicati ai minori. Gli incassi saranno convogliati nel fondo per la lotta al gioco d’azzardo patologico.

[Foto: tpi.it]

Velia Alvich


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