Calcio, daspo: confronti e caos dopo Crotone-Messina 14 ultras banditi dagli stadi
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La tensione e il disordine hanno segnato il finale dell'incontro calcistico del 29 ottobre 2023 tra il Crotone e l'Acr Messina, una partita che ha oltrepassato i confini dello sport per trasformarsi in un caso di ordine pubblico. Quattordici tifosi del Messina hanno ricevuto un Daspo, il divieto di accedere agli eventi sportivi, a seguito di un'improvvisa escalation di violenza al termine della gara di Lega Pro-Girone C, tenutasi nello stadio "Ezio Scida" di Crotone.
L'incidente si è verificato quando un gruppo di ultras messinesi ha abbandonato inaspettatamente i mezzi di trasporto durante il servizio di scorta al rientro in Sicilia. Secondo le fonti della Questura, alcuni di questi individui, in parte mascherati e armati di oggetti contundenti, hanno cercato il confronto con i cittadini di Crotone. Questa condotta minacciosa ha rischiato di incrinare la sicurezza pubblica, un pericolo scampato soltanto grazie all'intervento tempestivo delle forze dell'ordine.
La Digos, con l'ausilio del sistema di videosorveglianza dello stadio e l'elaborazione delle immagini da parte della Polizia scientifica, ha identificato i responsabili di questi atti di turbamento. La risposta delle autorità non si è fatta attendere: a dieci dei tifosi è stato applicato il Daspo con una durata di un anno, mentre per i restanti quattro, già noti alle forze dell'ordine per episodi simili, il divieto si estenderà per cinque o sei anni. Questi ultimi dovranno inoltre sottoporsi alla procedura di presentazione alla pubblica sicurezza.
Il questore di Crotone, Marco Giambra, ha emesso questi provvedimenti come monito contro la violenza negli eventi sportivi, ribadendo che simili comportamenti non avranno spazio nel contesto di manifestazioni che dovrebbero essere occasioni di sana competizione e aggregazione.
Questa situazione evidenzia il bisogno di un rafforzamento delle strategie di sicurezza negli eventi sportivi e di una riflessione profonda sul ruolo degli ultras nel calcio moderno. La passione per lo sport non deve mai degenerare in violenza, e la responsabilità di garantire che ciò non accada ricade tanto sugli organizzatori e le autorità, quanto sui singoli individui. L'incolumità del pubblico e la salvaguardia dell'ordine pubblico devono sempre prevalere sull'ardore tifoso. (Ansa)