Danni alla sanità catanzarese. Solo dichiarazioni di intenti: a quando i fatti concreti?
Politica Calabria

Danni alla sanità catanzarese. Solo dichiarazioni di intenti: a quando i fatti concreti?

sabato 13 aprile, 2013

CATANZARO, 13 APRILE 2013 - Non solo Cardiochirurgia. E’ la situazione complessiva della sanità catanzarese a destare fortissime preoccupazioni. Perciò se da un lato salutiamo con favore la discussione sull’argomento che il Consiglio Comunale finalmente tratterà nella seduta del prossimo otto maggio, dall’altro non possiamo negare le reazioni troppo tiepide che la politica locale mostra di fronte ad una vicenda che, giorno dopo giorno, sta assumendo i connotati dell’emergenza. E non alludiamo solo agli infelici episodi verificatisi pochi giorni fa al Pugliese, ma all’intera condizione cui versa la sanità catanzarese se è vero che – fatto mai accaduto finora nel capoluogo di regione – i medici del Pugliese-Ciaccio sono in procinto di scendere in piazza e così far seguito alle svariate proteste e lamentele avanzate già molti mesi fa. E rimaste evidentemente inascoltate dai vertici regionali.

Mentre ancora aspettiamo la firma del governatore Scopelliti sul protocollo d’intesa che garantisce gli undici posti-letto della Cardiochirurgia presso l’Ateneo Magna Graecia, e mentre ancora attendiamo l’esito definitivo sulla Fondazione Campanella, la situazione dell’Ospedale cittadino sta palesando tutte le sue criticità indotte dai tagli lineari contenuti nel decreto 136/2011 voluto dal presidente della Regione Calabria, nonché commissario alla Sanità. Una vicenda devastante sotto ogni punto di vista, tant’è che molti primari del Pugliese hanno perentoriamente e reiteratamente denunciato i danni sfregianti che la politica sta arrecando ai presidi della salute della nostra città.

Né appaiono convincenti le giustificazioni di quanti, affannandosi in un’improbabile difesa del governatore, evocano il piano di rientro. Il disegno perverso che temevamo con l’avvento dell’era Scopelliti si sta purtroppo delineando con effetti ancora più nefasti.

I problemi esistono, e noi non li neghiamo. Ma è solo con scelte razionali che si possono risolvere, non certo con i particolarismi cui certa politica ha infelicemente abituato i cittadini. E le scelte imposte sul territorio di Catanzaro sono irrazionali, tant’è che – in calcio d’angolo – si sta tentando di recuperare qualche posto-letto precedentemente sottratto. Il Pugliese-Ciaccio non può essere penalizzato al punto da trasformarlo in un ospedaletto qualsiasi.

Pertanto, in vista della seduta del prossimo otto maggio, il Consiglio Comunale del capoluogo prenda atto all’unanimità dell’impostazione irresponsabile attuata sulla sanità catanzarese. I fatti gravi accaduti proprio in questi ultimi giorni al Pugliese siano da monito rispetto ad una condotta politica inaccettabile e dannosa per i malati e per il territorio.

Durante l’ultimo consiglio comunale il sindaco Sergio Abramo ha dichiarato di essere pronto “a difendere la città a tutti i costi anche davanti alla Regione”: noi non abbiamo nessun motivo per non credergli. Per questo ci piacerebbe registrare, subito dopo le dichiarazioni, anche i fatti concreti. Assieme agli assessori regionali di provenienza catanzarese, ai parlamentari ed alla classe dirigente che conta, si faccia quel doveroso sforzo politico che consenta il passaggio dal deserto fatto solo di dichiarazioni d’intenti alla terra promessa rappresentata da azioni tangibili. Le firme sulla Cardiochirurgia, sulla Fondazione Campanella e sul ripristino integrale delle funzionalità del Pugliese-Ciaccio, sono le azioni concrete che tutti si aspettano. Subito.

Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore” [MORE]

 


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