D'Ambrosio: "Le dichiarazioni di Renzi su Azzollini sono preoccupanti"
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TRANI, 2 AGOSTO 2015 - Il pentastellato adrianese Giuseppe D'Ambrosio nel primo pomeriggio di venerdì 31 Luglio, attraverso la sua pagina Facebook, si è espresso in merito alle parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi sul Caso Azzolini. [MORE]
«La locuzione latina "fumus persecutionis" -ha scritto D'Ambrosio- è stata spesso utilizzata dalle camere del Parlamento italiano come motivazione per negare l'autorizzazione a procedere nei confronti di numerosi politici italiani, a partire dagli anni novanta, sulla base dell'ipotesi che la magistratura fosse intenzionata ad abusare delle proprie prerogative (arresti, perquisizioni, intercettazioni) infatti tale definizione ricade in un'espressione giuridica, con cui si indica che le azioni compiute da un soggetto giuridico non sembrano dettate da applicazione della legge o ricerca della verità, ma "dall'intenzione di nuocere a una precisa persona o ente».
D'ambrosio ha proseguito, affermando: «Renzi, il vostro Presidente del Consiglio, oggi afferma in conferenza stampa sulla questione Azzollini che vi era il "rischio di fumus persecutionis", cioè il Presidente del Consiglio sta affermando che la Procura di Trani potrebbe essere spinta da motivazioni extragiudiziarie nel colpire specificatamente la persona del Senatore Azzollini che pertanto va salvaguardato dall'arresto. Lui dice che Azzollini potrebbe essere un perseguitato! Le parole del Presidente Renzi sono di una gravità inaudita».
Il deputato pentastellato ha infine concluso il suo lungo intervento asserendo: «Consentitemi la massima solidarietà verso la Procura della Repubblica di Trani che viene pesantemente colpita dalle parole del Presidente del Consiglio. La legge è uguale per tutti».
(foto www.facebook.com)
Elisa Lepone