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ROMA, 30 GENNAIO 2012 – Abbandonare il pediatra e rivolgersi direttamente al medico di base al compimento del settimo anno d’età. E’ questa la proposta contenuta nella bozza di Riordino delle Cure Primarie del ministro della Salute Renato Balduzzi e della conferenza Stato-Regioni in vista del prossimo Patto per la Salute. Le motivazioni che hanno spinto il Governo a rivedere le cure di base sono da ricercarsi in tre fattori fondamentali, il primo riguarda la mancanza di pediatri, il numero dei professionisti presenti nel territorio è inferiore a quello realmente necessario. Secondo, molti dei pediatri presenti, scelgono di lavorare in strutture ospedaliere invece che in ambulatorio. Infine i costi per il rimborso pubblico per ciascun assistito è più alto quando si tratta di pediatri rispetto ai medici generici. Ovviamente questa proposta ha provocato non poche polemiche e i pediatri, tramite il loro rappresentate , Alberto Urgazio presidente della Società Italiana di pediatria (Sip) hanno fatto sapere << una proposta sbagliata, fuorviante e pericolosa>>. [MORE]
Il presidente della Sip ha poi proseguito << i medici generali, che garantiscono all’adulto un livello molto elevato di assistenza, sono meno esperti dei pediatri in materia di bambini per il semplice motivo che ormai da 50 anni non se ne occupano più>>. Anche gli esperti riunitisi a Roma per la presentazione del Libro Bianco sulla salute dei bambini, non sono d’accordo con questa idea, che temono possa portare a una maggiore <<ospedalizzazione dei bimbi>>.
Il direttore dell’Istituto di Igiene dell’Università Cattolica di Roma, Walter Ricciardi, in proposito ha detto << Spero che sia solo un’ipotesi di lavoro, quello che emerge dal rapporto è che già oggi c’è un’eccessiva ospedalizzazione dei bambini, che al sud è doppio rispetto al resto d’Europa, e questo è dovuto allo scaro filtro fatto dei pediatri che non sono ben distribuiti sul territorio. La soluzione è fare in modo che ci siano più pediatri, che già oggi scarseggiano, non certo diminuire il lavoro>>.
Fonte immagine: portale.fnomceo.it
Stefania Schirru