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ROMA, 18 FEBBRAIO 2016 – Il processo di normalizzazione delle relazioni che intercorrono tra Stati Uniti e Cuba, e avviato da Barack Obama, avrà presto una sua importanta e simbolica attuazione. La rete americana ABC News infatti, afferma che un alto funzionario del Consiglio nazionale di sicurezza Usa avrebbe annunciato la visita del presidente americano all’Avana tra il 21 e il 22 marzo prossimo. Ovviamente si aspetta l’ufficialità della notizia la quale, se venisse confermata, avrebbe dello storico. Infatti, l’ultimo presidente americano che ha messo piede nel territorio cubano, durante il suo mandato, è stato Calvin Coolidge nel lontano gennaio del 1928. L’occasione era la sesta Conferenza internazionale degli Stati americani all’Avana; allora Cuba era governata da Gerardo Machado. In ogni caso, era stato lo stesso Obama, durante un’intervista rilasciata nel dicembre scorso, a manifestare il suo desiderio di visitare l’isola entro la fine del suo mandato.
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Così, dopo circa quattordici mesi di negoziati, sembra che ci si avvii verso un significativo passo in avanti tra i due paesi storicamente nemici. Certo, resta ancora da superare lo scoglio dell’embargo economico contro Cuba e deciso dal governo degli Stati Uniti nel 1962. Decisione che è stata definita dallo stesso Obama come «l’eredità di una politica fallita». Ma la volontà di normalizzare i rapporti è evidente. Come dimostrato dalla riapertura delle rispettive ambasciate la scorsa estate e dal via libera ai collegamenti aerei diretti fra i due Paesi dopo più di cinquant’anni. Mentre è notizia di questi giorni la nascita, a breve, di una fabbrica americana produttrice di trattori sul suolo cubano.
Alessio Crapanzano
(FOTO: repubblica.it)