Crudeltà sugli animali: ultima frontiera delle scommesse clandestine, il trunking
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FIRENZE, 20 MAGGIO 2013- Di gran moda in Florida a Miami il trunking è l’evoluzione del combattimento tra cani che si sta diffondendo a macchia d’olio nel mondo delle scommesse clandestine. Consiste nel chiudere nel retro di un furgone oppure nel portabagagli di un’auto (trunk, in inglese) due esemplari, spesso pitbull, dopo essere stati aizzati l’uno contro l’altro per rendere ancora più crudeli i combattimenti clandestini.
Fino a qualche tempo fa si pensava che il trunking fosse solo una leggenda metropolitana. In realtà, questa sanguinosa attività, ultima frontiera delle scommesse clandestine, viene praticata davvero, come hanno dimostrato le indagini del Miami Dade Animal Service Department, il corpo della polizia di Miami, in Florida, che si occupa di crimini che riguardano gli animali.
A questo punto gli scommettitori accendono l’autoradio a tutto volume, affinché nessuno capisca cosa sta succedendo nel bagagliaio, e iniziano a vagare senza meta per le strade.
Quando la lotta tra i cani termina e il trambusto cessa, l’auto si ferma e gli scommettitori aprono il bagagliaio: il cane sopravvissuto sarà il vincitore, quello morto o moribondo verrà abbandonato ai margini della strada. Visto che il “ring” nel quale combattono i cani è in continuo movimento, rintracciare chi pratica il trunking è molto difficile per la polizia che, al momento, sta cercando di prevenire il problema, applicando la legge che prevede il divieto di possedere pitbull nella contea di Miami.
Per Giovanni D’Agata, presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ancora una volta ci rendiamo conto dell’atrocità a cui l’uomo può arrivare pur di fare soldi facili. Bisogna fermare subito questa crudelta' anche perché a quanto pare questa sconvolgente moda per i combattimenti tra cani si sta diffondendo anche in Italia. Infatti è notizia di questi giorni che è in corso una vera e propria ondata di furti di cani molossi che ha spinto la Polizia ad indagare, dal momento che tutti gli esemplari sono spariti dalle loro abitazioni soltanto nelle ultime settimane. Le forze dell’ordine presumono che tutto possa ricondursi a vere organizzazioni criminali che hanno come vittime i cani.
È praticamente ovvio che i molossi rubati potrebbero essere utilizzati sul mercato dei combattimenti clandestini tra cani, un traffico vergognoso.
Si presume che la sorte che tocca agli animali coinvolti in questo genere di illecito è quella di essere addestrati alla violenza o, in alternativa, utilizzati come cani-cavia, ossia divenire vittime dei loro simili.[MORE]
(notizia segnalata da giovanni d'agata)