"Cristo Gesù per un nuovo umanesimo" Inaugurato dall'Arcivescovo Bertolone il nuovo anno pastorale
Cronaca Calabria

"Cristo Gesù per un nuovo umanesimo" Inaugurato dall'Arcivescovo Bertolone il nuovo anno pastorale

mercoledì 8 ottobre, 2014

CATANZARO 08 OTTOBRE 2014 - “Cristo Gesù per un nuovo umanesimo”: sarà il tema che guiderà l’anno pastorale 2014-2015 dell’Arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace, inaugurato il 6 ottobre scorso a Catanzaro, nella memoria di San Bruno e nell’anniversario della dedicazione della Chiesa Cattedrale.
A presiedere la solenne concelebrazione eucaristica è stato l’Arcivescovo metropolita della diocesi Mons. Vincenzo Bertolone, alla presenza del clero, dei religiosi e di numerosi fedeli laici, a cui è stato conferito anche il mandato dei catechisti.

Attraverso il tema “Cristo Gesù per un nuovo umanesimo”, che è il tema del V Convegno Ecclesiale Nazionale che si celebrerà a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015, la comunità diocesana avrà la possibilità per riflettere accuratamente sui caratteri che devono caratterizzare l’uomo nuovo, proiettato “verso un nuovo umanesimo” con uno stile profondamente “evangelico”. Un tematica ampiamente ripresa ed approfondita dall’Arcivescovo Bertolone nel prezioso saggio “I care humanum. Passare la fiaccola della nuova umanità” (Rubbettino, 2014), con la prefazione del Cardinale Gianfranco Ravasi, nel quale affronta un’ampia riflessione, teologica, scientifica, antropologica, storica, giuridica e pastorale, che aiuterà la comunità ecclesiale a riscoprire come l’uomo è un grande mistero dell’amore di Dio.

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«Per noi credenti – così si è espresso l’Arcivescovo Bertolone in Cattedrale - , il senso della vita e la direzione giusta ci sono dati esclusivamente da Cristo. Ma anche qui, attenzione: non è sufficiente avere ricevuto il Battesimo per avere “contratto l’assicurazione” contro il male. No! Cristo, il Signore, il suo Vangelo non debbono essere solo delle belle parole, dei princìpi gradevoli, commoventi, che ci scaldano il cuore e ci fanno sospirare. Il Battesimo è l’inizio di una vita sempre impegnata, di una battaglia continua contro le lusinghe e le tentazioni del Maligno e di un ascolto quotidiano della Parola, dello spirito del Vangelo. Questa è vita degna di essere definita “da uomo”».

Per l’Arcivescovo Bertolone «è difficile riconoscere l’umanità in una persona lasciata a terra, in un lavoratore scartato dal mercato del lavoro, in una donna abbandonata dal coniuge, in un bambino trattato come una specie di “prodotto biologico”... È ancora un pezzo d’umanità, quella dei senza patria e dei senza tetto, e potenziali ostaggi delle cosche mafiose. Quanti rischi di disumanizzazione nella progettazione dei figli e nella donazione della vita e di nuove vite…». Mons. Arcivescovo, nel ribadire con forza che «nessuno può sovvertire il Vangelo di Cristo», ha ricordato che «la fiaccola dell’umanità nuova passa per un rinnovamento deciso della famiglia. Se si rinnova la famiglia naturale - ha detto - fondata sul matrimonio si rinnoverà anche la famiglia-di-famiglie, che è la Chiesa». Ma, tutto ciò si potrà concretizzarsi realmente se tutti i membri della Chiesa avvertono di essere responsabili della formazione delle coscienze.

Un grazie ed un augurio all’Arcivescovo è stato espresso dal vicario generale della diocesi, Mons. Raffaele Facciolo, che ha annunciato che giorno 9 ottobre in tutte le parrocchie si pregherà con l’ora di adorazione eucaristica per Mons. Bertolone, in occasione del 50° anniversario della sua professione religiosa. La celebrazione è stata allietata anche dalla notizia della nomina dei nuovi cappellani di Sua Santità: mons. Alfredo Dardano, mons. Giuseppe Megna, mons. Gregorio Montillo e mons. Vincenzo Zoccoli.

Fonte ( Curia di Catanzaro )


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