Crisi Qatar, Iran: "Il dialogo è d'obbligo"
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Crisi Qatar, Iran: "Il dialogo è d'obbligo"

lunedì 5 giugno, 2017

TEHERAN, 05 GIUGNO – Nella odierna crisi, che ha portato vari Paesi arabi e del Golfo a tagliare i rapporti con il Qatar, la posizione ufficiale dell'Iran è stata espressa dal ministro degli Esteri Javad Zarif: "I vicini sono permanenti, la geografia non cambia. La coercizione non è mai una soluzione. Il dialogo è d'obbligo, soprattutto durante il sacro Ramadan".[MORE]

Il governo iraniano ha esortato le parti in causa a ricordare, nonché, ad imparare "dalle amare esperienze" delle guerre regionali in modo da tentare di frenare le tensioni, appellandosi "alla saggezza ed alla moderazione". Intanto, anche la Russia spera che non ci sia una escalation di tensione nell'area Golfo e che la crisi possa risolversi con la diplomazia. Il governo di Ankara ha dichiarato di essere propenso per mediare tra le parti per giungere ad una soluzione. È stato reso noto che l'Egitto, che con Arabia Saudita, Bahrain Yemen ed Emirati Arabi, ha deciso di rompere le relazioni con il Qatar accusato di sostenere gruppi islamici, ha concesso 48 ore di tempo all'ambasciatore di Doha per lasciare il Cairo e ritornare in patria. Alcuni hanno espresso numerosi dubbi sulla decisione di questi paesi, in quanto scaturita a distanza di poco tempo dalla visita di Trump a Riyad.

Da tempo l'emirato è accusato di finanziare il terrorismo, in tensione con i Paesi vicini, prima fra tutti l’Arabia Saudita. È indiscutibile che l’ostilità tra la piccola monarchia  e l’Arabia Saudita non sia recente, infatti vi sono diverse tematiche che dividono i due Paesi, a partire dal programma nucleare iraniano. Infatti, nel mese di maggio l’emiro del Qatar ha telefonato al presidente iraniano, Hassan Rohani, per congratularsi per la rielezione. Un chiaro segnale, questo, per Riyad che da sempre considera Teheran il suo nemico "numero uno" , nonché, una minaccia alla stabilità regionale. In aggiunta, il Qatar condivide un enorme giacimento di gas in mare aperto con l’Iran. La promozione dei gruppi islamisti è una costante del governo di Doha, il supporto è selettivo, in favore di gruppi portatori di ideologie affini, cercando di ottenere maggiore influenza nella regione. Tutto ciò ha attirato forti critiche dai paesi limitrofi, nonché ha alimentato sempre di più le ostilità con l’Arabia Saudita. Il principe saudita Bandar bin Sultan non esitò a definire: “Il Qatar? Una popolazione di 300 persone ed un canale televisivo. Non bastano per fare un paese”

 

 

Immagine da: tehrantimes.com

Caterina Apicella


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