Crisi, insieme all'oro, mais e terreni agricoli sono diventati beni rifugio
Economia Lazio

Crisi, insieme all'oro, mais e terreni agricoli sono diventati beni rifugio

lunedì 22 agosto, 2011

ROMA, 22 AGOSTO 2011- Le preoccupati prospettive economiche e la crisi del debito in Europa stanno spingendo l'oro ancora su livelli record. Infatti, oggi, negli scambi sui mercati asiatici il metallo prezioso e' salito fino a 1.881,75 dollari l'oncia. Da sempre, l’oro è considetato il bene rifugio per eccellenza, questo grazie al suo valore intrinseco, che non tende a variare a causa di un incremento del livello generale dei prezzi. In particolare, all’oro vengono riconsciute 3 funzioni: monetaria, d’investimento e di consumo. [MORE]


Per quanto concerne la funzione monetaria, questa gli è stata riconosciuta nel tempo, grazie alle sue caratteristiche intrinseche: trasportabilità, indistruttibilità, divisibilità e riconoscibilità. La funzione d’investimento si verifica quando l’oro viene utilizzato come attività finanziaria, che mantiene il suo valore nel tempo. Infine, per quanto riguarda la sua funzione di consumo, il suddetto metallo viene impiegato, oltre che nella gioielleria, anche nell’industria elettronica per le su caratteristiche di buon conduttore di elettricità, ed in altri settori.


Attualmente, sembra che la corsa all'oro stia coinvolgendo in modo particolare i mercati asiatici. Per la World Gold Council (organizzazione sovranzionale che raggruppa produttori, grandi consumatori e grandi dententori di oro per investimento), Cina e India sono i paesi in cui la domanda di oro registra ritmi di crescita più forti a livello globale.


Nello specifico, nel primo trimestre del 2011 su base annua, tra gli investitori cinesi le vendite hanno segnato un incremento record del 123% pari a 90,9 tonnellate rispetto alle 40,7 tonnellate dello stesso periodo dell'anno precedente. In India le vendite si sono attestate a 85,6 tonnellate.

 

Tuttavia, oltre all’oro, in questo periodo di crisi stanno diventando bene rifugio sia i terreni agricoli che il mais. Ad affermarlo è la Coldiretti. Per quanto riguarda il mais, le sue quotazioni sono praticamente raddoppiate in un anno, raggiungendo valori record come sta succedendo per l’oro. La Coldiretti ha evidenziato come, le quotazioni dei beni agricoli, siano sempre più influenzati dai movimenti di capitale. Purtroppo, il lievitare delle quotazioni del mais, essendo questo un’importante risorsa nell’alimentazione degli animali di allevamento, si riflette sui costi di produzione di carne e latte, facendoli aumentare in maniera impressionante.


In riferimento ai terreni agricoli, sempre la Coldiretti ha affermato che, ''Negli anni della crisi i terreni agricoli hanno sempre tenuto o aumentato il proprio valore perché la campagna svolge storicamente un ruolo anticiclico rispetto alle difficoltà dell'economia di carta, nonostante la bassa redditività e le attuali e diffuse aree di crisi in settori che vanno dall'ortofrutta alle attività di allevamento. In Italia, il valore medio della terra ha superato i 18.400 euro per ettaro nel 2010, con una crescita dello 0,8 per cento a prezzi correnti in linea con quella degli ultimi anni''.


Naturalmente il valore medio dei terreni varia in base alla zona dove è situato: si passa dai mille euro all'ettaro dei pascoli della provincia di Catanzaro con un ettaro di vigneto nelle zone di produzione più celebri, dalla Toscana al Trentino Alto Adige che può andare da 500mila a oltre un milione di euro ad ettaro.
Come specifica la Coldiretti, “ I terreni del Nord mediamente presentano valori medi più che doppi rispetto a quelli del Mezzogiorno e allo stesso modo i terreni di pianura, in media, sono valutati circa tre volte di più di quelli di montagna''.

 

Rosy Merola


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