Crisi: in Calabria aumenta e spaventa il numero dei poveri e nuovi poveri
Cronaca Calabria

Crisi: in Calabria aumenta e spaventa il numero dei poveri e nuovi poveri

lunedì 3 febbraio, 2014

 CATANZARO, 3 FEBBRAIO 2014 - “Nonostante che in Calabria il sostegno familiare, con una solidarietà intergenerazionale, rappresenti un vero e proprio ammortizzatore sociale, la perdurante crisi, sta facendo aumentare il numero dei poveri e nuovi poveri”. Un dato preoccupante –sottolinea Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria - che fa sentire i suoi effetti, in particolare nelle periferie delle città medio-grandi”. In Italia con un aumento del 10 per cento salgono alla cifra record di 4.068.250 i poveri che nel 2013 sono stati addirittura costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare, nella nostra Regione sono circa 140mila.

Evidentemente, come afferma l’Istat, gli effetti della riduzione del reddito disponibile delle famiglie si fa sentire e le persone, hanno persino bisogno di aiuti alimentari. A preoccupare - sottolinea - non è solo il trend negativo in Calabria, ma anche le ricadute sociali che sono assai gravi e per molti questo, proprio per far fronte alle esigenze primarie, ha significato l’erosione dei risparmi, che rappresentavano un punto di forza. Gli indicatori, vanno tutti nella stessa direzione, e compongono un quadro fosco dove la punta dell’icemberg è costituita dalla disoccupazione giovanile.[MORE]

“Forse applicando un noto detto “quando hai fame aguzza l’ingegno” oltre alle tradizionali forme di assistenza - Coldiretti propone– che i comuni e gli Enti in genere che ne hanno la possibilità, istituiscano all’interno delle aree agricole di propria competenza, degli orti urbani, da assegnare a chi ne faccia richiesta e comunque favorendo situazioni di disagio. E’ sicuramente un contributo che può servire - sottolinea Molinaro -per venire incontro ad alcune difficoltà, e che può incoraggiare forme di solidarietà attiva”.

La Coldiretti Calabria pur sapendo che questo da solo evidentemente non può bastare -conclude – mette a disposizione dei comuni le proprie conoscenze ed impegno, per fare in modo di costruire, nella corresponsabilità, questa ma anche altre forme di “solidarietà operosa”.

(Notizia segnalata da Coldiretti Calabria Ufficio Stampa)

 


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