Crisi di governo, Piero Fassino: «Sacrifici dell'Italia compromessi per i capricci di un uomo»
Politica Piemonte

Crisi di governo, Piero Fassino: «Sacrifici dell'Italia compromessi per i capricci di un uomo»

domenica 29 settembre, 2013

TORINO, 29 SETTEMBRE 2013 - Il sindaco di Torino, Piero Fassino, del Pd, ha parlato con i giornalisti questa mattina, in merito alla crisi di governo che si è scatenata nelle ultime ore, accusando il Cavaliere di agire spinto da motivazioni legate alla sentenza che lo condanna alla decadenza.

«Intanto, credo si debba dire che questo comportamento di Silvio Berlusconi e della maggioranza del Pdl, sia un comportamento irresponsabile. Si antepone l'interesse di un uomo e l'interesse di un partito a quello del Paese. L'Italia, in questi ultimi due anni, ha faticosamente percorso un cammino per superare la crisi avvicinare la crescita, ridare stabilità finanziaria ed economica al Paese e tutto questo rischia di essere compromesso per i capricci di un uomo. Penso che questo sia di una gravità inaudita. Che cosa succederà nelle prossime ore dipende da quello che maturerà nell'opinione e nell'animo di tanti. Mi auguro che nel Pdl ci sia un sussulto di responsabilità in queste ore. Credo che nessun elettore del centrodestra e di Berlusconi voglia che l'Italia possa conoscere una crisi come quella che ha conosciuto la Grecia. Penso che ci siano esponenti del Pdl che capiscono bene che ci si sta infilando in un vicolo cieco, da cui, per l'Italia, non possono che derivare soltanto danni, quindi mi auguro che ancora ci sia un sussulto di responsabilità. Poi sarà soprattutto il presidente della repubblica insieme al presidente letta a valutare nelle prossime ore quale saranno le scelte migliori». [MORE]

Il primo cittadino di Torino, ha anche sottolineato che, la crisi di governo, non è legata alla questione dell'aumento dell'Iva: «Il nodo, prima di tutto, è politico, poi sulla base di un atto di volontà chiara che assuma l'Italia e le sue esigenze come priorità, naturalmente il governo valuterà quali sono i provvedimenti più congrui. Qui il problema non è "Iva sì" o "Iva no", Berlusconi non ha rotto sull'Iva, questa è una buona scusa. Berlusconi ha rotto perché non vuole accettare la sentenza di un tribunale, che comunque la si giudichi, in un Paese democratico e fondato sullo stato di diritto, si accetta. Le sentenze non si commentano, si accettano. Silvio Berlusconi non vuole accettare la decadenza dalla Camera dei deputati. Sta facendo tutto questo inferno per evitare questo. L'Iva è chiaramente un paravento per ridare dignità ad un comportamento che non ha dignità».

(In foto Piero Fassino, da affaritaliani.it)

Alessia Malachiti


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