Crisi, Confindustria: «Abbiamo toccato il fondo. In 5 anni persi 700mila posti di lavoro»
Economia Lazio

Crisi, Confindustria: «Abbiamo toccato il fondo. In 5 anni persi 700mila posti di lavoro»

giovedì 27 giugno, 2013

ROMA, 27GIUGNO 2013 – Dal Centro studi di Confindustria arriva l’ennesimo allarme: «Abbiamo toccato il fondo. Al sesto anno di crisi, ci sono nell'economia italiana qua e là segni di fine caduta e, più aleatorie, indicazioni di svolta. Un mazzo misto di evidenze sparse, che lascia solo intravedere l'avvio della risalita e non costituisce solide fondamenta per prevederla».

Infatti, secondo le stime di Confindustria: «Da fine 2007 ai primi mesi 2013 «le persone che hanno perso l'impiego ammontano a 700mila». Cifra – quest’ultima – che è destinata a salire a «817mila per la fine del 2014». In particolare, la flessione del dato statistico delle «unità di lavoro, con Cig e riduzioni orarie, sfiorava 1,7 mln nel primo trimestre 2013 e sfiorerà 1,8 milioni nel secondo 2014». [MORE]

Per il Centro studi di viale dell'Astronomia: «La pressione fiscale tocca un picco storico nel 2013, 44,6% del Pil, e rimane insostenibilmente elevata nel 2014, specie quella effettiva (53,4% sottratto il sommerso dal denominatore)», situazione che induce gli esperti di Confindustria di rivedere «nettamente al ribasso le stime sul Pil, indicando un calo dell'1,9% per il 2013 (da -1,1%). Per il 2014, le stime di crescita, sono passate da +0,6% a +0,5%. La ripresa è attesa nel IV trimestre di quest'anno» e non più in estate, con un debole recupero».

Prosegue il CsC Confindustria: «Con l'aggiustamento dei conti nel 2013, nel 2014 non ci sarà ulteriore sottrazione di risorse dal circuito domanda-produzione-debito. E questo effetto sarà rafforzato dalle azioni del governo tutte orientate a promuovere la crescita, anche se rese molto selettive dalla scarsità di fondi, ma comunque rilevanti per l'impegno e la tensione verso il traguardo di far ripartire il Paese». Come sottolinea il capoeconomista di viale dell'Astronomia Luca Paolazzi: «L'enfasi verso la crescita, ma le misure varate sono ancora molto limitate e manca un piano. Le misure varate dal lavoro sulla crescita un impatto ce l'avranno sicuramente, creare incentivi aiuta. Ma l'unica vera ricetta per creare lavoro è rilanciare la crescita», il quale conclude: «L'insieme delle misure varate vanno in quella direzione ma non ci fanno spostare molto dallo zero virgola».

(fonte: Ansa)

Rosy Merola

 


 


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