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CATANZARO, 16 APRILE 2015 - "A Catanzaro c'e' una percezione della mancanza di sicurezza che va al di la' della reale situazione e che a me pare eccessiva. Forse, quando si e' abituati alla quiete, basta poco perche' tutto diventi allarmante". Lo ha detto il procuratore capo di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, nel corso della conferenza stampa che si e' svolta nella sede del Comando provinciale dei Carabinieri per presentare l'esito delle indagini che hanno permesso di identificare gli autori di una tentata rapina avvenuta in pieno centro, pochi giorni fa, nel capoluogo calabrese. [MORE]
Il procuratore ha, dunque, provato a spegnere le polemiche e le preoccupazioni degli ultimi giorni, alimentate da una serie di eventi criminali che si sono susseguiti in citta'. "Questo della tentata rapina e' un episodio di scarsa importanza - ha affermato Lombardo - ma e' uno di quelli che si sono verificati in questi giorni e che hanno alimentato il clima". Per questo il procuratore ha voluto partecipare alla conferenza stampa dei carabinieri, con la volonta' di testimoniare la presenza e la risposta dello Stato, senza dovere dare seguito ad un eccessivo allarmismo. "Questi episodi - ha aggiunto il procuratore - possono essere almeno in parte ricondotti alla carenza di criminalita' sul territorio, dopo le varie operazioni portate a termine e che possono anche produrre questi effetti. Ma se c'e' un minimo di collaborazione, come in questo caso, i risultati arrivano"
Un tema evidenziato anche dal colonnello Ugo Cantoni, comandante provinciale dell'Arma: "L'evento ha avuto un grosso impatto mediatico - ha sostenuto l'ufficiale - e ha dato una scossa alla percezione della sicurezza, quindi siamo contenti che in pochi giorni sia stato possibile risarcire la citta' per questa ferita". Cantoni ha sottolineato la "perfetta convergenza tra vittime e forze di polizia, perche' c'e' stato un deciso atteggiamento di disponibilita' e collaborazione che mi auguro possa diventare un modello nella gestione della criminalita'. La situazione locale e' descritta in maniera preoccupante in questo momento, ma la risposta dei Carabinieri c'e' ed e' puntuale".
A testimonianza di questo, il colonnello ha ricordato gli arresti relativi ad un omicidio avvenuto nel mese di novembre, alla rapina in un supermercato avvenuta lo scorso 24 febbraio e al furto sacrilego compiuto nei giorni scorsi nel Duomo della citta'. "Terrorizzare la gente invitandola a stare in casa non aiuta - ha ammonito il comandante provinciale - bisogna tenersi questa citta', perche' se la si desertifica tutto diventa piu' complicato". (Agi)