Crimea, alta tensione fra Ucraina e Russia. Riunione urgente del Consiglio di sicurezza Onu
Estero Campania

Crimea, alta tensione fra Ucraina e Russia. Riunione urgente del Consiglio di sicurezza Onu

giovedì 11 agosto, 2016

MOSCA, 11 AGOSTO – E’ di nuovo tensione fra Mosca e Kiev. Il presidente russo Vladimir Putin e il leader ucraino Petro Poroshenko si sono scambiati pesanti accuse, accompagnate da movimenti di truppe sui confini dei due Stati. E’ ancora la penisola di Crimea oggetto della contesa. [MORE]


Il presidente Poroshenko ha ordinato alle truppe di «restare in massima allerta di combattimento» alla frontiera con la Crimea e nel Donbass, nell’est dell’Ucraina sotto il controllo dei ribelli filorussi, come si legge sul suo profilo Twitter, dove ha scritto: «A tutte le unità dispiegate alla frontiera amministrativa con la Crimea e lungo la linea di separazione nel Donbass è ordinato di porsi in massima allerta da combattimento».

Su richiesta di Kiev, il Consiglio di sicurezza dell'Onu è chiamato a riunirsi d'urgenza e occuparsi della questione. L’ambasciatore ucraino all'Onu Volodymyr Yelchenko, rivolgendosi ai giornalisti ieri aveva dichiarato: «Siamo pronti ad affrontare nuovi sviluppi provocatori e quando verrà superato un certo punto chiederemo la convocazione del Cds».

Sempre nella giornata di ieri, Vladimir Putin aveva accusato l'Ucraina di aver tentato di effettuare un'incursione nella penisola di Crimea, annessa da Mosca dopo il controverso referendum del 16 marzo 2014: «Si tratta – aveva detto, accusando le autorità di Kiev di agire come terroristi- di una notizia estremamente preoccupante. Infatti i nostri servizi di sicurezza sono riusciti ad ostacolare un'incursione nel (nostro) territorio ad opera di una squadra di sabotatori del ministero della Difesa ucraino».

Stando a quanto riferito dal servizio di sicurezza russo (Fsb) gli attentati «orchestrati dalla Direzione generale di intelligence del ministero della Difesa ucraino, avevano come obiettivo infrastrutture vitali per la penisola di Crimea». Per i servizi russi «i terroristi vogliono destabilizzare la situazione sociopolitica durante le elezioni federali e regionali convocate per il prossimo 18 settembre».

Ieri sera Poroshenko ha replicato alle accuse definendole «fantasie» nonché «un pretesto per ulteriori minacce militari contro l'Ucraina». «La Russia – ha proseguito - accusa l'Ucraina di terrorismo nella Crimea occupata nello stesso modo insensato e cinico col quale sostiene che non ci sono truppe russe nel Donbass».


Intanto oggi Putin ha riunito il consiglio di sicurezza russo e ha fatto sapere che «misure supplementari sono state discusse per la sicurezza dei cittadini e delle infrastrutture vitali in Crimea». Come riferiscono dal Cremlino, i membri del Consiglio «hanno studiato nel dettaglio gli scenari che riguardano le misure antiterrorismo per proteggere la frontiera terrestre, le acque territoriali e lo spazio aereo della Crimea».
"Siamo pronti a tutto, anche ad una possibile invasione russa", ha detto alla France presse un alto responsabile dei servizi di sicurezza ucraini.

Al momento però, come dichiarato su Twitter  dall'ambasciatore americano a Kiev, Geoffrey Pyatt, gli Stati Uniti non possiedono alcuna prova che possa confermare le accuse russe di incursioni ucraine e di possibili attacchi terroristici in Crimea. L’ambasciatore ha poi ricordato che «in passato la Russia ha spesso lanciato false accuse all'Ucraina per distogliere l'attenzione dalle proprie azioni illegali», escludendo che le sanzioni americane contro Mosca per l'annessione della Crimea possano essere revocate se la penisola non tornerà sotto sovranità ucraina.

[foto: ilfattoquotidiano.it]

Antonella Sica


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