Cremona, uccide a coltellate la figlia di 2 anni e tenta il suicidio: arrestato
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CREMONA, 23 GIUGNO – Omicidio volontario. Questo il capo di accusa nei confronti del trentasettenne ivoriano che nel pomeriggio di ieri ha ucciso a coltellate la figlia di due anni e poi ha tentato il suicidio. L’uomo è ricoverato in ospedale, dove versa in gravissime condizioni, ed è piantonato dai Carabinieri.
La piccola Gloria è stata brutalmente aggredita con un grosso coltello da cucina. Il padre, regolare in Italia e di professione operaio, ieri pomeriggio l’ha colpita più volte tra il torace e l’addome. L’efferato crimine si è consumato nell’abitazione dell’offender, in pieno centro a Cremona. Inutili i soccorsi prestati dal 118 intervenuto sul posto: la bambina era già deceduta e si trovava sul letto, massacrata dai colpi di fendente scagliati dal padre, il quale ha provato a togliersi la vita con la stessa arma con cui ha ucciso sua figlia. L’uomo si sarebbe pugnalato al ventre e in altre parti del corpo. Ricoverato nel reparto di terapia intensiva presso il nosocomio della città, l’ivoriano lotta tra la vita e la morte. La prognosi, al momento, resta riservata.
Ancora un caso di infanticidio, il crimine più innaturale e aberrante che gli esseri umani conoscano. Gloria si trovava a casa del padre, ed era la prima volta che l’uomo l’aveva in custodia per qualche ora dopo la separazione dalla moglie, sua connazionale. La coppia si era separata di recente per volontà della donna, stanca dei continui diverbi, scontri e discussioni violente. Madre e figlia alloggiavano in una struttura protetta, mentre l’uomo aveva preso un appartamento in affitto in via Massarotti. E proprio lì il trentasettenne ha martoriato quel piccolo corpo, precludendo a sua figlia la possibilità di vivere.
Le indagini sono state affidate ai Carabinieri, che sono al lavoro per risalire al movente di tanta crudeltà e capire quali siano stati i fattori scatenanti.
Luigi Cacciatori