Cerca

Covid. I ribelli del coprifuoco, "Io Apro" sfida il governo. Leggi i dettagli

Redazione
Condividi:
Covid. I ribelli del coprifuoco, "Io Apro" sfida il governo. Leggi i dettagli
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~3 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Covid. I ribelli del coprifuoco, ' Io Apro sfida il governo. Mondo del wedding protesta in 13 piazze

ROMA, 25 APR - Serrande alzate per tutte le attività, senza alcun limite di sorta e nessun coprifuoco. E spostamenti liberi tra le regioni di qualunque colore. Il Movimento Io Apro, già protagonista delle proteste di piazza, lancia la sfida al governo. E invita i propri iscritti e aderenti , ma lo sguardo è rivolto a circa 110mila attività , a ribellarsi, a partire da domani, senza atti di forza con la polizia, ma ricorrendo alla "disobbedienza civile".

E dunque a non applicare le nuove regole dettate dall'esecutivo Draghi, ma il decreto riaperture varato dal proprio "governo ombra" : un sostanziale via libera a tutte le attività, dalla ristorazione alle attività sportive, agli spettacoli sino ai centri termali e ai parchi giochi, in nome dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. Intanto sempre domani in 13 città capoluoghi di regione ci saranno flashmob delle imprese e dei liberi professionisti del settore Matrimoni ed eventi per protestare contro la mancata indicazione della data di ripartenza per le feste. In 10 paginette su sfondo blu e il logo dello Stivale nazionale che campeggia sul tricolore, sono riassunte le norme di chi non ci sta. 

Si parte dai "comportamenti sempre validi". Il primo "comandamento" è aprire tutte le attività "come se fosse il 2019 e non chiudere più" e "imparare a conoscere i propri diritti per poterli esercitare". Regola numero due "attuare la disobbedienza civile nel rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e della Costituzione", e farlo anche con le forze di polizia, che "eseguono ordini" , in una forma "gentile", ricordando loro "l 'articolo 28 della Costituzione", quello che sancisce che "i funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti". 

Alle libertà sancite dalla Costituzione i ribelli si appellano per dire "no" ai divieti che permangono: "Dal 26 aprile puoi spostarti liberamente da una regione all'altra perchè gli articoli 16 e 120 te lo consentono", assicurano senza tentennamenti. Una zattera di salvataggio, la Carta fondamentale, che rende inutile anche il pass vaccinale: "non vi è la necessità" di portarlo con sè "per muoversi sul territorio nazionale, come sancisce la Costituzione negli articoli 13, 16 e 120". Il resto delle regole è un "libera tutti" per ogni attività. 

Dal 26 aprile "i ristoranti saranno aperti a pranzo e cena anche al chiuso". Porte aperte al pubblico per "cinema, teatri, sale concerto ,live club senza alcun tipo di limitazione", così come per "le manifestazioni e gli eventi sportivi di tutte le tipologie". Consentito anche "lo svolgimento all'aperto e al chiuso di qualsiasi attività sportiva anche di contatto", assieme alla riapertura di piscine e palestre, "anche al chiuso". 

E ancora: ripartono fiere e congressi, "sono consentite le attività nei centri termali e possono riaprire i parchi tematici e di divertimento". Non resta che attendere domani per capire quanti aderiranno alla protesta-provocazione di un movimento che assicura di non avere nessuna connotazione politica. 

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.