Covid: controlli Nas in terme e spa, chiuse strutture. I dettagli
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Covid: controlli Nas in terme e spa, chiuse 11 strutture. Irregolarità nel 15% delle 628 strutture ispezionate
ROMA, 10 SET - I Carabinieri dei Nas, d'intesa con il Ministero della Salute, hanno condotto su tutto il territorio nazionale una campagna di controlli presso terme, centri benessere e spa per verificare il rispetto delle norma anti-Covid. Le attività di controllo hanno interessato complessivamente 628 strutture e attività, accertando irregolarità in 95 di esse, pari al 15% degli obiettivi ispezionati, delle quali 11 oggetto di provvedimenti di sospensione a causa di gravi carenze. Mancato uso delle mascherine e assenza di sanificazione sono tra le infrazioni maggiormente segnalate.
Le verifiche hanno consentito di accertare 38 violazioni sulla corretta attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da Covid-19, relative, in particolare, al: mancato uso di dispositivi di protezione individuale e mascherine facciali; assenza delle operazioni di sanificazione periodica, di informazioni a favore delle utenze circa le norme di comportamento, di distanziamento interpersonale e di capienza massima negli ambienti; mancata valutazione del rischio epidemico all'interno delle strutture. Tra queste, 11 sanzioni - riferiscono i Carabinieri dei Nas - specifiche hanno riguardato l'assenza di verifiche del gestore sul possesso della certificazione verde Covid (green pass) e sulla mancata inibizione all'accesso a servizi non attualmente erogabili, come gli ambienti altamente caldo-umidi (bagno turco).
Ulteriori 104 violazioni hanno riguardato situazioni di irregolarità per motivi di pulizia ed igiene degli ambienti utilizzati nei trattamenti termali e di benessere, carenze strutturali e autorizzative sul corretto esercizio delle attività e presenza di personale privo di idonea qualifica professionale per lo svolgimento di attività estetiche e massaggi. Complessivamente sono state segnalate 98 persone all'Autorità giudiziaria e amministrativa, eseguendo il sequestro di oltre 660 kg di prodotti alimentari detenuti presso le aree di ristoro e somministrazione delle attività, contestando violazioni amministrative per 97mila euro.