Costi politica: dalla prossima legislatura nessun assegno vitalizio per i consiglieri sardi
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CAGLIARI, 17 NOVEMBRE 2011 - Dalla prossima legislatura non ci sarà più alcun vitalizio per i consiglieri regionali della Sardegna, sia per quelli che saranno eletti che per quelli che non saranno rieletti. A stabilirlo questa mattina è stato l’Ufficio di presidenza del Consiglio, presieduto da Claudia Lombardo, con una delibera che ha così modificato il Regolamento consiliare. [MORE]
“Il provvedimento adottato, il primo in assoluto fra le Regioni a Statuto speciale e fra i primi in Italia”, ha evidenziato la Lombardo “segna la volontà del Consiglio regionale della Sardegna di dare concreta attuazione ai pronunciamenti in materia di riduzione dei costi della politica. Fuori da ogni demagogia il Consiglio regionale, consapevole dei grandi sacrifici che verranno richiesti a tutti i cittadini per superare la difficile recessione finanziaria, ha dato ulteriore prova di sensibilità e serietà”. Il risparmio per le casse della Regione, trattandosi di un provvedimento non retroattivo che si riferisce a somme già versate dagli ex consiglieri e da quelli tuttora in carica che hanno acquisito il diritto al vitalizio, si percepirà nei prossimi anni, si tratterà di cifre importanti dato che per l’assegno vitalizio veniva accantonato il 15% dell'indennità lorda, dunque 1.404,44 euro al mese.
Il percorso intrapreso dall'Ufficio di presidenza sul taglio dei costi della politica iniziato poche settimane fa con l’approvazione della proposta di legge per la riduzione del numero dei consiglieri da 80 a 60, proseguirà anche la settimana prossima con l'esame della proposta per la riduzione delle indennità di carica, 688,04 euro per un vicepresidente di commissione e 5.769,53 euro per il presidente del Consiglio, per la riduzione della diaria di 4.003,11 euro al mese e dei rimborsi per mantenere il rapporto tra eletto ed elettore, pari a 3.352 euro al mese.
Sara Marci